mercoledì 31 dicembre 2008

VEGLIA DI SOLIDARIETÀ COL POPOLO PALESTINESE - MILANO 31/12/2008

Veglia di Solidarietà con il popolo Palestinese

Sabato 27 dicembre l'aviazione israeliana ha sferrato un sanguinoso raid nella striscia di Gaza, mentre si prepara a un'invasione di terra. Esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo palestinese e in particolare alla popolazione di Gaza colpita da un vero e proprio atto di guerra. La distruzione e la devastazione, le centinaia di morti, tra cui molti bambini, e le migliaia di feriti ci dicono di una offensiva militare, violenta e indiscriminata da parte dell'esercito di Israele contro civili inermi, già martoriati e offesi da condizioni materiali ed esistenziali molto gravi, imposte dallo Stato di Israele attraverso il controllo dei confini della striscia di Gaza (embargo di viveri, medicine, acqua, carburante, ecc).

Vogliamo reagire esprimendo la nostra indignazione a un massacro perpetrato dallo Stato di Israele (con la complicità dell'Ue, degli Stati Uniti e di alcuni paesi arabi, in particolare l'Egitto) che continua imperterrito il suo tentativo di negare la vita a milioni di palestinesi, i quali resistono e reagiscono da più di mezzo secolo. La popolazione palestinese è motivo di fiducia e speranza con il suo coraggio e la sua resistenza, con la sua quotidiana spinta alla vita e alla solidarietà che gli permette di sopravvivere e contrastare soprusi e ingiustizie quotidiane.

Facciamo appello a tutti coloro che vogliono schierarsi con il popolo palestinese, perché sorgano ovunque momenti di denuncia e solidarietà per fermare subito la violenza di Israele e del suo esercito.

Per queste ragioni invitiamo tutte le associazioni, gruppi e singole persone di qualsiasi schieramento politico, religioso e culturale a costruire insieme un momento di veglia, dove poter esprimere la propria solidarietà. Facciamo di questa iniziativa - interculturale e interreligiosa - un momento di reciproca conoscenza per affermare le possibilità di convivenza fuori e contro le ipotesi di dominio dello Stato di Israele

Mercoledì 31 dicembre 2008
dalle ore 16 P.za Cordusio

per info 333-7158207 Gianpiero
348-7329075 Roberto

Milano, 29 dicembre 2008

Adesioni:
Associazione antirazzista e interetnica 3 febbraio (A3F) Milano, Comitato antirazzista Kumar (v.le Umbria), Comitato Antirazzista Mondoinsieme (V.le Monza), Susanna Sinigaglia (Rete ebrei contro l’occupazione), Socialismo Rivoluzionario (Mi), Marinella Sanvito (Donne in Nero Milano), Le radici e le ali (Mi), Comunità Palestinese Lombardia, Centro delle Culture Mi, Mondo senza guerre Mi.

martedì 30 dicembre 2008

ADESIONI VEGLIA DI SOLIDARIETÀ COL POPOLO PALESTINESE - MILANO 31/12/2008

Milano 30/12/2008

Le associazioni MondoSenzaGuerre e Centro delle Culture aderiscono
alla VEGLIA DI SOLIDARIETÀ COL POPOLO PALESTINESE
a Milano, via Mercanti angolo piazza Cordusio 31 Dicembre dalle ore 16 alle 19 organizzata dalle associazioni antirazziste milanesi

NON È POSSIBILE USCIRE DA UNA SITUAZIONE DI VIOLENZA USANDO LA VIOLENZA

Gli attacchi missilistici del braccio armato di Hamas a Israele, non giustificano l'aggressione militare israeliana alla Striscia di Gaza, il blocco economico imposto alla Palestina non giustifica gli attentati suicidi, il lancio di razzi da parte di Hamas e di altri gruppi armati in Palestina.

Di fronte a questo conflitto siamo tutti in pericolo, non solo palestinesi ed israeliani. I paesi del mondo devono mettersi in marcia e urlare a gran voce per:

Il Disarmo Nucleare Totale, ora.
No all'invasione di territori, in nessun caso
Il ripudio di ogni atto di violenza.

Perché nessuna motivazione ideologica o religiosa può giustificare tutto questo.

Per info:
CDC Emanuela Cerveri - 333 7411951 - sito: centrodelleculturemilano.org
MSG Emanuela Fumagalli - 338 3474227 sito: milano.mondosenzaguerre.org

domenica 28 dicembre 2008

Striscia di Gaza: L’irrazionale logica della guerra

Striscia di Gaza: L'irrazionale logica della Guerra
Sabato 27 dicembre 2008
Di Guillermo Sullings - Portavoce dell'Umanesimo in Argentina

I recenti bombardamenti da parte di Israele nella striscia di Gaza, stanno commuovendo il mondo intero, in primo luogo per la quantità di vittime, in secondo luogo per le conseguenze che può dare un escalation bellica, in un mondo che si trova sull’orlo di un disastro nucleare.

La pretesa da parte di Israele, di giustificare questo sanguinoso bombardamento, come parte di una lotta contro gli attacchi di Hamas, non è altro che un nuovo tentativo di voler rendere valido un massacro, per mezzo dell'ipocrita e irrazionale argomento con il quale i prepotenti guerrafondai stanno portando il mondo verso l'ecatombe.

Bisogna ricordare ancora una volta che la crescita del terrorismo negli ultimi tempi è stata in buona parte una conseguenza e una risposta, violenta e anche irrazionale, nel quadro di una spirale di abusi da parte delle potenze belliche verso nazioni più deboli. In questo contesto, pretendere di differenziare la violenza degli eserciti formali, che opprimono e massacrano popoli interi, dalla violenza terroristica che semina morte e orrore, come se la prima fosse legale ed ammissibile e la seconda illegale e riprovevole, fa parte della grande ipocrisia della politica internazionale.

Nel minuscolo territorio della striscia di Gaza vivono, o tentano di sopravvivere, più di un milione e mezzo di palestinesi, cercando di lavorare per quanto possono nella stessa Israele, e sussistendo grazie agli "aiuti umanitari" della ONU. Il recente blocco da parte di Israele, con il pretesto di considerarlo territorio ostile perché ospita il terrorismo di Hamas, ha mostrato fino a che punto si cerca di mantenere questa popolazione sotto un permanente ricatto tra premi e castighi. In questa situazione, non ci dobbiamo sorprendere quindi dell'appoggio che i violenti possono avere tra la popolazione.

È bene ricordare anche che la Striscia di Gaza è un territorio che apparteneva all'Egitto, e che Israele ha occupato 40 anni fa, fino a che recentemente è passata a formare parte del territorio controllato dalle Autorità Nazionali Palestinesi. Questa forma di procedere, di invadere territori, sia per installarsi definitivamente, che per poi negoziare lente ritirate in cambio di mantenere il controllo e il potere in qualche forma, è la stessa cosa che fanno gli USA e i suoi alleati per disciplinare il mondo e gestire le sue risorse naturali.

Non bisogna sorprendersi allora, che di fronte a tali prepotenti azioni, sorgano reazioni ogni volta più mostruose, per i quali a loro volta i potenti cercano di giustificare l'aumento della loro arroganza, alimentando il circolo vizioso della violenza che ci può portare rapidamente ad una catastrofe nucleare, visto che la maggior parte degli attori dei conflitti vigenti nel mondo sono potenze nucleari. E non si deve dimenticare che l'attuale crisi economica internazionale fa diventare più pericoloso l'arrogante, che può trovare nella guerra una "soluzione politica" di una situazione che è uscita dal suo controllo.

Di sicuro tutti i conflitti del mondo potrebbero essere risolti pacificamente, a condizione che si avanzi verso la concezione di una Nazione Umana Universale, nella quale tutti i paesi si occupino di assicurare che ogni popolo possa svilupparsi, ed abbia un territorio dove lavorare in pace, senza pressioni o ricatti. Bisogna comprendere anche che l'intolleranza culturale e religiosa sono forme di violenza a partire da cui si suole giustificare, con logica irrazionale, le escalation di violenza fisica. Molte cose si dovranno fare perché i popoli prendano coscienza che in un mondo di intolleranza e di ingiustizia, nessuno potrà vivere in pace. Ma in questa presa di coscienza bisogna iniziare dalle cose più urgenti: decomprimere le situazioni di estrema tensione, e disarticolare i fattori di pressione e ricatto.

Per questo, è fondamentale e prioritario che in tutto il mondo, le forze d'invasione si ritirino dai territori occupati, e che si inizi subito il disarmo nucleare.

In questo caso particolare, non solamente Israele dovrebbe smettere di attaccare immediatamente il popolo di Gaza, ma in più dovrebbe rivalutare la sua politica intransigente e oppressiva verso il popolo palestinese. Il popolo palestinese, a sua volta dovrebbe prendere coscienza che è necessario cercare una soluzione attraverso alleanze di pace con altri popoli del mondo, e smettere di credere nell'ostinazione suicida dei violenti.

VEGLIONE DI CAPODANNO - SPAZIO AURORA - ROZZANO

SPAZIO AURORA
VEGLIONE di CAPODANNO

OPZIONE CENA A BUFFET ( 35€ bevande escluse ) ore 21.00


ANTIPASTI
Affettati misti
Insalatina di farro al pesto leggero con pomodorini
Involtini tricolori di melanzane alla griglia
Peperoni al Forno
Zucchine trifolate al prezzemolo
Funghi e Crostini
Fiorellini di pasta brisee con pomodorini all’origano
Crocchettine di patate, Verdurine in pastella e Anelli di cipolla fritti
Cruditè di verdure
Pizzette e Focaccine

PRIMI
Pennette alla boscaiola con porcini e salsiccia
Ravioli di magro della nonna al burro e salvia

SECONDI
Roastbeef all’inglese con patate al forno
Cotechino & lenticchie al sugo all’Alloro

DOLCE
Pandoro con crema al cioccolato bianco e amaretto

PANE
ACQUA
FLUTE DI SPUMANTE PER IL BRINDISI


OPZIONE “dopo” CENA 15€ compresa consumazione (ingresso dalle 00.30 alle 01.30)

IMPORTANTE: LA SERATA E’ ESCLUSIVAMENTE AD INVITI E L’INGRESSO E’ A PORTE CHIUSE. SENZA INVITO E PRENOTAZIONE NON SI ENTRA NE ALLA CENA NE AL DOPO CENA.

PER INFO E PRENOTAZIONI ANDREA 335.6688004

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FRANJA DE GAZA: LA IRRACIONAL LÓGICA DE LA GUERRA

FRANJA DE GAZA: LA IRRACIONAL LÓGICA DE LA GUERRA

sábado, 27 de diciembre de 2008

Por Guillermo Sullings - Vocero del Humanismo en Argentina

Los recientes bombardeos por parte de Israel a la Franja de Gaza, están conmocionando al mundo entero, en primer lugar por la cantidad de víctimas, y en segundo lugar por las consecuencias que puede tener una escalada bélica, en un mundo que se encuentra al borde de un desastre nuclear.

La pretensión por parte de Israel, de justificar este sangriento bombardeo, como parte de la lucha contra los ataques de Hamas, no es más que un nuevo intento de querer validar una masacre, mediante los hipócritas e irracionales argumentos con los que los prepotentes belicistas están llevando al mundo hacia una hecatombe.

Hay que recordar una vez más que el crecimiento del terrorismo en los últimos tiempos, ha sido en buena parte una consecuencia y una respuesta, violenta e irracional también, en el marco de una escalada de atropellos por parte de las potencias bélicas hacia naciones más débiles. En ese contexto, pretender diferenciar la violencia de los ejércitos formales, que oprimen y masacran pueblos enteros, de la violencia terrorista que siembra muerte y espanto, como si la primera fuera legal y admisible, y la segunda ilegal y reprochable, forma parte de la gran hipocresía de la política internacional.

En el minúsculo territorio de la Franja de Gaza viven, o intentan sobrevivir, más de un millón y medio de palestinos, tratando de trabajar en lo que pueden en la misma Israel, y subsistiendo gracias a la “ayuda Humanitaria” de la ONU. El reciente bloqueo por parte de Israel, con el pretexto de considerarlo territorio hostil por albergar también al terrorismo de Hamas, mostró hasta qué punto se trata de mantener a esta población bajo un permanente chantaje de premios y castigos. En esa situación, no es de sorprender entonces el apoyo popular que los violentos pueden tener entre la población.

Es bueno recordar también que la Franja de Gaza, es un territorio que pertenecía a Egipto, e Israel ocupó hace 40 años, hasta que recientemente pasó a formar parte del territorio controlado por la Autoridad Nacional Palestina. Esta forma de proceder, de invadir territorios, ya sea para instalarse definitivamente, o para luego negociar lentas retiradas a cambio de mantener el control y el poder de alguna forma, es la misma que utilizan USA y sus aliados para disciplinar al mundo y manejar sus recursos naturales.

No es de extrañar entonces, que ante tal prepotente accionar, surjan reacciones cada vez más monstruosas, en las cuales a su vez los poderosos buscan justificar el aumento de su prepotencia, alimentando el círculo vicioso de la violencia que nos puede llevar rápidamente a una catástrofe nuclear, ya que la mayor parte de los actores de los conflictos vigentes en el mundo, son potencias nucleares. Y no hay que olvidar que la actual crisis económica internacional, vuelve más peligrosos a los prepotentes, que pueden buscar en la guerra una “salida política”, para una situación que se les fue de las manos.

Desde luego que todos los conflictos del mundo podrían resolverse pacíficamente, en tanto y en cuanto avancemos hacia la concepción de una Nación Humana Universal, en la que todos los países se ocupen de asegurar que cada pueblo pueda desarrollarse, y tenga un territorio donde trabajar en paz, sin presiones ni chantajes. Hay que comprender también que la intolerancia cultural y religiosa, son formas de violencia desde las cuales se suele justificar, con irracional lógica, las escaladas de violencia física. Mucho habrá que hacer para que los pueblos tomen conciencia de que en un mundo de intolerancia y de injusticia, nadie podrá vivir en paz. Pero en esta toma de conciencia hay que empezar por lo más urgente: descomprimir las situaciones de extrema tensión, y desarticular los factores de presión y chantaje.

Para eso, es fundamental y prioritario que en todo el mundo, las fuerzas invasoras se retiren de los territorios ocupados, y que se inicie ya mismo el desarme nuclear.

Y en este caso particular, Israel no solamente debiera dejar de atacar de inmediato al pueblo de Gaza, sino que, además, debiera replantearse su política intransigente y opresiva para con el pueblo palestino. Y el pueblo palestino a su vez, debiera tomar conciencia, que es necesario buscar una salida a través de alianzas de paz con otros pueblos del mundo, y dejar de creer en la obstinación suicida de los violentos.

venerdì 26 dicembre 2008

La Scavolini Pesaro accoglie i Rom alla partita dell'antirazzismo

La Scavolini Pesaro accoglie i Rom alla partita dell'antirazzismo
Atleti e dirigenti si recheranno quindi a visitare le famiglie "nomadi" per portare loro un messaggio di solidarietà

Foto: http://www.everyonegroup.com/downloads/scavolini.zip

Domenica 28 dicembre 2008 - ore 18.15 - si giocherà a Pesaro una partita di basket che non sarà dimenticata. L' U.S. Victoria Libertas, conosciuta in tutto il mondo come Scavolini Pesaro, dal nome dello storico sponsor e presidente Valter Scavolini, affronterà all'Adriatic Arena la Gmac Fortitudo Bologna. E' una partita importante per il campionato della compagine pesarese, ma il più grande trionfo la Scavolini l'ha già conseguito, grazie a una scelta coraggiosa della Società e degli atleti, che hanno deciso di promuovere un messaggio antirazzista di cui il nostro Paese e l'Unione europea hanno bisogno. Domenica la Scavolini, in linea con il progetto contro la discriminazione razziale che promuove e a sostegno della campagna per i diritti del popolo Rom promossa dal Gruppo EveryOne, ha accolto ufficialmente - con biglietti omaggio - la comunità Rom che vive a Pesaro sugli spalti dell'Adriatic Arena. I Rom di Pesaro faranno il tifo per i campioni della Scavolini, applaudiranno le prodezze di Curry, Hycks, Hurd, Myers, Stanic, Zukauskas e contemporaneamente esporranno uno striscione con lo slogan "I Rom di Pesaro insieme alla Scavolini contro il razzismo".

Prima di Capodanno, inoltre, i campioni della Scavolini e alcuni dirigenti si recheranno presso la fabbrica dismessa in cui vivono alcune famiglie Rom di Pesaro, per portare loro solidarietà e fratellanza. "L'iniziativa della Scavolini è un esempio per l'Italia e l'Europa," spiegano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, leader del Gruppo EveryOne, "perché coglie l'aspetto più attuale e tragico del razzismo che ci circonda, a Pesaro come in altre città, vale a dire l'intolleranza contro i Rom, che sono la minoranza più vulnerabile ed esposta alla propaganda razzista. E' facile commemorare le persecuzioni e i genocidi di altri periodi storici o di altri Paesi, mentre bisogna avere coraggio per dire no all'odio razziale che avvelena la società e l'epoca in cui viviamo". Il Gruppo EveryOne ha riferito l'iniziativa della Scavolini alla Commissione europea, chiedendo che sia presentata agli Stati dell'Unione come un progetto guida di educazione all'antirazzismo, in linea con la nuova Europa, che pone i Diritti Umani fra le assolute priorità. Un breve filmato e un dossier fotografico, realizzati durante la partita e il successivo incontro, saranno presentato alle Istituzioni dell'Unione europea all'inizio del 2009. "Dal presidente al responsabile relazioni con le scuole, Rodolfo Filippini, dai fuoriclasse agli atleti più giovani, la Scavolini traccia una nuova via," proseguono gli attivisti, "una via di solidarietà e rispetto delle minoranze che fa dello sport un modello di vita per l'intera società umana. Incontrando i dirigenti della Scavolini, abbiamo notato come sia genuino il loro desiderio di contribuire a eliminare l'odio razziale, che è una delle mostruosità più atroci che esistono nelle società umane".

"Durante la 'Partita dell'antirazzismo' e il successivo incontro fra gli uomini della Scavolini e le famiglie Rom," concludono Malini, Pegoraro e Picciau, "gli atleti più giovani e gli studenti avranno modo di comprendere il valore della solidarietà, stringendo la mano a persone - anche ragazzi come loro - che vivono circondate dall'odio razziale, ma combattono ogni giorno la 'partita' dell'esistenza, dove il risultato che conta è mantenere unite le famiglie e insegnare alle nuove generazioni a conservare il dono della speranza, anche nell'indigenza estrema, anche nell'esclusione e nella persecuzione".

Gruppo EveryOne
Tel: (+ 39) 331-3585406 (+ 39) 334-8429527
http://www.everyonegroup.com/ :: info@everyonegroup.com
Foto: http://www.everyonegroup.com/downloads/scavolini.zip



mercoledì 24 dicembre 2008

Adesione Juanes alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Adesione alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza di Juanes, musicista colombiano famoso in tutta l'America Latina e oltre.

sabato 20 dicembre 2008

NESSUNO ESCLUSO! Milano città per tutti


Milano è la città in cui viviamo, lavoriamo o studiamo, qualcuno da sempre, altri da tempi più recenti.

E’ una città ricca di storia e di cultura, fiorente di attività e piena di opportunità. E’ una città al passo con i tempi, in cui si possono ottenere ottime cure sanitarie e scegliere i migliori istituti educativi. Milano è una bella città, ma per pochi… meglio se in salute e con un cospicuo conto in banca.

Per il resto della popolazione, la grossa fetta dei non privilegiati a cui gli immigrati appartengono di diritto, il presente è faticoso, precario, ed il futuro sempre più chiuso.

In questa città è facile soccombere all’onda mediatica diffamatoria nei confronti del diverso, dell’indifeso, del “senza diritto” perché senza documenti (o viceversa). Non lo è altrettanto riconoscere la ricchezza e il contributo che gli immigrati danno ovunque. Più di altri dovrebbero saperlo i milanesi che oggi si avvalgono, sempre di più, delle prestazioni lavorative e delle qualità umane della popolazione immigrata (contributo al PIL lombardo dei lavoratori stranieri 10,7% - dati Ismu, osservatorio regionale, rapporto regionale sull’immigrazione 04/2008 ).

E’ sufficiente immaginare un solo giorno senza migranti a Milano per avere la percezione dell’ampiezza del fenomeno immigrazione e per rendersi conto della paralisi che ne scaturirebbe.

C’è un profondo divario tra questa visione del migrante come elemento imprescindibile per lo sviluppo dell’economia e della vita cittadina, e dell’immigrato come reietto, ultimo nella scala sociale di una città che con gli “ultimi” sa essere spietata. Senza renderci conto che “ultimi” sempre più velocemente, stiamo per diventarlo tutti.

Le retate sui mezzi pubblici, le ronde notturne, l’espulsione dagli alloggi, le campagne contro le moschee, gli sgomberi violenti, la schedatura etnica di Rom e Sinti, l’esercito nelle strade, la reclusione nei Cpt (Cie), la criminalizzazione degli irregolari, i pestaggi, sono modalità che non si addicono a chi proclama di avere a cuore la sicurezza della comunità.

Coloro che amano davvero questa città sentono l’urgenza e la necessità di costruire un’alternativa a una Milano per pochi e lottano perché il diritto alla salute, all’educazione, alla casa, al lavoro, a un reddito dignitoso, siano diritti di tutti e vengano applicati senza discriminazione.

La Rete Migranti Milano riunisce diverse associazioni di migranti, forze sociali, politiche e sindacali che, superando i particolarismi, lavorano insieme a partire dal rifiuto di questo modello di città.

La campagna aspira a mettere in moto azioni permanenti che puntino a ricostruire il tessuto sociale cittadino, nel tentativo di aprire il futuro e costruire un nuovo modello di città solidale.

NESSUNO ESCLUSO! Milano città per tutti

E’ una campagna di denuncia, controinformazione e sensibilizzazione che sveli l’inganno mediatico e persecutorio nei confronti dell’immigrato, capro espiatorio e diversivo perché i cittadini non si occupino della drammatica situazione sociale ed esistenziale in cui si trovano.

Che parte dai quartieri per costruire una rete solidale tra persone, associazioni, comunità di stranieri affinchè nessuno debba più sentirsi solo di fronte a questa nuova violenta ondata di intolleranza.

Che propone un dialogo tra le differenti culture presenti in una città già multietnica, affinchè si chiudano le porte al razzismo e alla xenofobia.

Un’azione antirazzista permanente, nonviolenta e quotidiana, perché non è con la violenza,il controllo e la repressione, che questa città diverrà più sicura.

Rete Migranti


retemigrantimilano@gmail.com

giovedì 18 dicembre 2008

Roma: sit-in 18 dicembre 2008 contro disegno di legge 733

FERMIAMO IL DDL DELLA VERGOGNA

Giovedì 18 dicembre iniziative in 25 città contro il disegno di legge 733
scendono in piazza associazioni, movimenti e sindacati


Movimenti, associazioni e sindacati hanno promosso, per giovedì 18 dicembre, giornata dedicata dalle Nazioni Unite ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici migranti e delle loro famiglie, un presidio a Roma, in Piazza Montecitorio, dalle 10 alle 14.

Contemporaneamente, in altre 24 città verranno organizzati sit-in di protesta davanti alle locali Prefetture. Le città sono Genova, Torino, Milano, Como, Bologna, Reggio Emilia, Piacenza, Napoli, Salerno, Caserta, Messina, Palermo, Bari, Brindisi, Lecco, Parma, Pescara, Imperia, La Spezia, Savona, Firenze, Pisa, Cosenza, Reggio Calabria.

Obiettivo delle iniziative è manifestare contro il disegno di legge 733/08, "disposizioni in materia di sicurezza pubblica" che, con il pretesto di contrastare l'immigrazione clandestina, colpisce in realtà tutti gli immigrati, soprattutto coloro che vivono e lavorano regolarmente nel nostro paese rispettando le leggi.

 Il disegno di legge sulla sicurezza, ora in discussione al Senato, riduce fortemente i diritti dei migranti, uomini e donne da tenere in condizioni di precarietà, ricatto e sfruttamento, con gravi ripercussioni sulla pacifica convivenza nella società.

L'insieme dei provvedimenti proposti contraddicono le norme internazionali sui diritti umani fondamentali e la stessa Costituzione italiana, che afferma la pari dignità sociale delle persone, senza distinzione di sesso, razza, lingua o religione.

A Roma, nel corso del sit-in verranno illustrate le modifiche proposte dagli organizzatori ai provvedimenti decisi dal governo. Verranno inoltre distribuite copie della Costituzione italiana tradotta in più lingue per sottolineare i sempre più concreti rischi di stravolgimento che corre la nostra Carta fondamentale.

Alle iniziative hanno aderito: Antigone, Arci, Arpj, Asgi, Associazione GenitoriChe, Cantieri sociali, Centro Astalli/JRS, Cgil, Cipsi, Cir, Cnca, Consulta Immigrazione dell'Anci Toscana, DVF – per il diritto degli stranieri a vivere in famiglia, Emmaus Italia, Servizio rifugiati e migranti - Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Federazione Rom e Sinti Insieme,  Fondazione Di Liegro, Gruppo Abele, La Casa dei diritti sociali - Focus, Libera, Lunaria, Masci, No.Di (i nostri diritti), OsservAzione, Sbilanciamoci, Sei Ugl, Senza Confine,  Sos razzismo, Terra del fuoco, Uil, Unione Inquilini Roma e Lazio

Roma, 17 dicembre 2008

mercoledì 17 dicembre 2008

Foto Music For World March For Peace - Milano



Ecco qualche galleria di foto dell'evento "Music For World March For Peace" svoltosi a Milano il 14/12/2008, per il lancio milanese della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

http://www.flickr.com/photos/tomcarbone/sets/72157611228266281/
http://www.flickr.com/photos/donchuck1978/sets/72157611334584670/

martedì 16 dicembre 2008

La Comunità in Marcia!!!


LA COMUNITA' IN MARCIA
Un HAPPY HOUR
per scoprire tutte le iniziative de la Comunità
e come promuoverà la Marcia Mondiale.
Sabato 20 Dicembre 08
a partire dalle 19.30 in poi
Bar Masaccio
via Masaccio, 18

Per info :
339/6676327 Grazia
339/6233173 Mariella

lunedì 15 dicembre 2008

Interessante rapporto sul razzismo in italia

link:
http://cms.horus.be/files/99935/MediaArchive/national/activities/ENAR%20Rapporto%20sul%20razzismo%20in%20Italia%202007.pdf

"Lo Shadow Report 2007 non mette in evidenza miglioramenti nella situazione delle discriminazioni sulla base della nazionalità, origine etnica o religione in Italia rispetto all'anno precedente. In tutti gli ambiti analizzati, le discriminazioni verso migranti e minoranze sono rimaste immutate e la rappresentazione particolarmente negativa dell'immigrazione da parte dei media e del discorso pubblico ha alimentato un clima di paura e insicurezza che ha determinato un aumento del livello di xenofobia in Italia.
Nell'anno 2007 i gruppi maggiormente colpiti da episodi di razzismo sono stati i cittadini romeni, i rom ed i sinti. In queste senso si assiste ad un cambiamento nei gruppi target, che negli anni precedenti erano costituiti soprattutto da cittadini non comunitari e persone di fede musulmana, mentre nel 2007 sono i cittadini comunitari o in alcuni casi italiani appartenenti a minoranze (come i rom) i bersagli più colpiti. La situazione di particolare debolezza dei minori ne fa un gruppo particolarmente a rischio di discriminazione."

venerdì 12 dicembre 2008

mercoledì 10 dicembre 2008

Petizione per un mondo libero da armi nucleari

A questo link

http://www.wagingpeace.org/

si può leggere e firmare la petizione a Obama dell'associazione Nuclear
Age Peace Foundation per un mondo libero da armi nucleari.

Cinisello Balsamo 12/12/2008 - Fiaccolata per i diritti umani


“Di razza ce n'è una sola:
quella umana”

Marciamo insieme per i 
DIRITTI UMANI
e contro ogni forma di razzismo

CINISELLO BALSAMO
12 Dicembre 2008

FIACCOLATA

Ritrovo in piazza Gramsci alle ore 19,30. 
Partenza dalla piazza alle ore 20
L'arrivo è previsto presso il Circolo
Centro Civico di via Friuli.

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FIACCOLATA CONTRO IL RAZZISMO 
A FAVORE DEI DIRITTI UMANI 

Nel settembre del 2000 i 191 stati membri dell'ONU si sono impegnati a raggiungere per 
l'anno 2015 gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio: 

1. Sradicare la povertà estrema e la fame; 
2. Garantire l'educazione primaria universale; 
3. Promuovere la parità dei sessi e l'autonomia delle donne; 
4. Ridurre la mortalità infantile; 
5. Migliorare la salute materna; 
6. Combattere l'HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie; 
7. Garantire la sostenibilità ambientale; 
8. Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

I governi sostengono di voler "promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei loro popoli", ma poi partecipano alle guerre e non si oppongono alla nuova, folle corsa agli armamenti nucleari; lo scontro tra le culture è fomentato a detrimento del dialogo e della cooperazione, mentre si rafforzano i fanatismi e il razzismo; l'avidità e il miope egoismo dei potenti stanno distruggendo le risorse ambientali e il futuro delle giovani generazioni. I sogni di progresso, uguaglianza e sicurezza si sono tradotti in affari per pochi e in debiti per la maggioranza. Autoritarismo, manipolazione dell'opinione pubblica ed esclusione dei cittadini dalle decisioni sono prassi quotidiana nell'esercizio del potere. 
Coloro che governano non possono immaginare un futuro diverso da quello che consente loro la legge del mercato, alla quale restano incatenati. 
Essi ormai non rappresentano più i popoli, nei quali sta cominciando a manifestarsi una nuova sensibilità. 
Nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani vogliamo che questa sensibilità si faccia sentire, per manifestare contro ogni forma di razzismo e di discriminazione, a favore del diritto allo studio, alla salute ad una casa e ad una vita degna. 
Per questo il 12 dicembre organizzeremo una fiaccolata per le vie di Cinisello Balsamo dal titolo "Di razza ce n'è una sola: quella umana" che coinvolga associazioni, Comuni e tutte le persone che vogliono testimoniare la nascita di questa nuova sensibilità. 
La fiaccolata sarà anche l'occasione per la presentazione della Marcia mondiale per la pace e la 
nonviolenza che si terrà da ottobre 2009 a gennaio 2010. 

Cinisello Balsamo: Associazione Coordinamento Pace, Movimento Umanista, ACLI, Amici Parco Grugnotorto, ANPI, ARCI Anomaliae, ARCI Area, AUSER, CARITAS, Comitato Genitori Cittadino, Circolo Centro Civico, Emergency, FIOM, ISCOS, La mela di Eva, LAS, Legambiente, PdCI, PRC, SAUA, CISL, SDL, Sinistra Critica, Sinistra Democratica, SoleLuna, UCM, Verdi, Slow food, Gastronauti, Malanga Amarilla
Limbiate: Centro delle Culture Il Balzo, Mai più Cernobyl, Rsu Aros, Coordinamento della Sinistra 
Saronno: Gruppo Alice 
Bresso: Associazione L'urlo di Presso, Donna Fantasy, Ass. Culturale Agorà, Mittatron, Sueno Film,Busen,Circolo Culturale Arci Guernica 
Sesto San Giovanni: Un Altro Mondo Onlus 

Con il patrocinio di:
Comune di Sesto San Giovanni
Comune di Cinisello Balsamo
Comune di Bresso

domenica 7 dicembre 2008

Video della conferenza diritti umani e immigrazione a Genova

Video della conferenza su diritti umani e immigrazione organizzata insieme agli studenti della facoltà di scienze della formazione di Genova con Moni Ovadia, l'avvocato Ballerini e il Centro delle Culture.

Per vederlo visita http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=unique&id=11029

venerdì 5 dicembre 2008

Music For World March For Peace


Centro Sociale Barrio's
via Barona ang. via Boffalora - Milano


21.00 Anteprima Video Lancio Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
22.00 Concerti : Illogical Fuzzy e Compagnia del Rumore!!!!

Festa Promossa dal Comitato promotore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza:
Ass. Mondosenzaguerre
La Comunità
Centro delle Culture
Un altro Mondo Onlus
Ass. Dialogo Onlus
Umanisti nel Mondo Onlus
Sviluppo Umano Onlus
Partito Umanista

partner della serata Job Caffè di Lainate
Ingresso € 10...contributo per la serata ^_^
www.mondosenzaguerre.org

Pubblicato decreto flussi 2008

Decreto Flussi 2008 - 150.000 quote a disposizione

Priorità a colf, badanti e nazionalità riservate. Datori di lavoro stranieri solo se con carta di soggiorno

E' stato firmato il 3 dicembre 2008 il testo del decreto flussi per l'anno 2008.

La divisione delle quote
150.000 ingressi suddivisi tra:

-  44.600 lavoratori domestici o di altri settori produttivi, provenienti da Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria
Cittadini albanesi 4.500
Cittadini algerini 1.000
Cittadini del Bangladesh 3.000
Cittadini egiziani 8.000
Cittadini filippini 5.000
Cittadini ghanesi 1.000
Cittadini marocchini 4.500
Cittadini moldavi 6.500
Cittadini nigeriani 1.500
Cittadini pakistani 1.000
Cittadini senegalesi 1.000
Cittadini somali 100
Cittadini dello Sri Lanka 3.500
Cittadini tunisini 4.000

-  105.400 lavoratori domestici o di assistenza alla persona, provenienti da altri Paesi

Non vi sarà inoltro di domande
Non vi sarà nessun click day, ma verranno prese in considerazione, scorrendo la graduatoria, soltando le domande presentate fino al 31 maggio 2008 nell'ambito del decreto flussi 2007

I datori di lavoro stranieri solo con carta di soggiorno
Attraverso il sito del Ministero dell'Interno, che metterà a disposizione un appposita pagina web, a partire dal 15 dicembre ed entro i venti giorni successivi i datori di lavoro stranieri dovranno confermare la volontà di assumere un lavoratore dall'estero e soprattutto dimostrare il possesso di un Permesso di Soggiorno CE di lungo periodo o di aver inoltrato domanda per ottenerlo.

Confermate quindi dunque tutte le anticipazioni di questi mesi.
Il decreto fa appello proprio al momento di crisi rilevando la necessità da un lato di contenere gli ingressi, dall'altro di dare priorità al settore dell'assistenza familiare.

Come è noto la grande maggiornaza degli aspiranti lavoratori è già presente sul territorio nazionale, si tratta quindi di una forma mascherata di regolarizzazione messa in campo però a partire dalle presenze e quindi dalle domande presentate lo scorso anno. Migliaia di persone escluse dal precedente decreto ed in attesa di poter concorrere alla conquista di un permesso. niente da fare invece per chi è entrato irregolarmente o è caduto nell'irregolarità dopo il 31 maggio 2008.
Se lo scorso anno le domande presentate erano circa 740.000, stima che racconta quale sia all'incirca la mole di presenze invisibili, c'è da considerare il fatto che, nell'anno in corso potrebbero essersi accumulate altrettante presenze. Un esercito di irregolari che, dentro la crisi, rischiano di essere alla mercé di sfruttatori e faccendieri.

(Fonte: www.meltingpot.org)

mercoledì 3 dicembre 2008

Coordinamento Studenti Medi Firenze - MARCIA MONDIALE PER LA PACE E LA NON VIOLENZA

Il Coordinamento Studenti Medi Firenze appoggia e sarà presto parte integrante del comitato promotore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

lunedì 1 dicembre 2008

sabato 29 novembre 2008

Lettera al PRESIDENTE ELETTO BARACK OBAMA

24 Novembre 2008

Gentile Signor Presidente eletto degli Stati Uniti d'America

In primo luogo, la preghiamo di accettare le nostre più sentite congratulazioni per la sua elezione, che rappresenta una fonte di ispirazione per la gente di tutto il mondo. Vogliamo anche congratularci con Lei per l’integrità e l'abilità con cui ha portato avanti la sua campagna.

La reazione di fronte al risultato elettorale sia a New York, dove la gente si è riversata nelle strade per festeggiare, che a Nairobi e in tutti i punti del pianeta, rispecchia il desiderio di superare le tragedie storiche e le speranze più profonde dei popoli di ogni nazione e colore, perché cambi la forma di governare degli Stati Uniti e la loro relazione col mondo.

Questi sono momenti di grandi cambiamenti, di grandi pericoli e di grandi opportunità. Come umanisti vogliamo sottolineare soprattutto il grave pericolo di guerra nucleare che minaccia il mondo, un pericolo maggiore perfino dei momenti più difficili della Guerra Fredda.

Per questi motivi le rivolgiamo un appello affinché usi il potere della sua nuova carica, il mandato che ha ricevuto dai cittadini del suo paese e l'appoggio della gente di tutto il mondo, per dare un segnale decisivo che modifichi la direzione della politica estera degli Stati Uniti.

A nostro parere le priorità per questo segnale sono: il ritiro delle truppe statunitensi da tutti i territori occupati, compresi l'Iraq e l'Afganistan e un’iniziativa chiara ed immediata per avanzare verso il disarmo nucleare globale in forma progressiva e proporzionale.

La esortiamo a mettere in pratica immediatamente queste proposte, per inviare un segnale chiaro al mondo e diminuire le tensioni internazionali.

Crediamo che il ventaglio di opportunità per queste misure sia molto ristretto: poche settimane, certo non mesi.

Se lei continuerà a mostrare il coraggio e la visione evidenziati nella sua campagna, tracciando un percorso chiaro per il ritiro delle truppe e il disarmo, siamo sicuri che la gente in ogni parte del mondo l’appoggerà con forza.

Se Lei invece vacillerà, si perderà un’opportunità, senza la possibilità di recuperarla.

Sappiamo che Lei non governerà da solo e che subirà grandi pressioni da parte di potenti interessi per continuare nella direzione di militarizzazione che già ha prodotto risultati disastrosi.

Crediamo anche che Lei abbia la forza e la capacità per forgiare una nuova direzione per l'umanità, in questo particolare momento storico di grandi cambiamenti per tutti noi che viviamo in questo piccolo pianeta.

Lei può cambiare la direzione degli eventi.

E' urgente e necessario salvare il pianeta dalla catastrofe nucleare; per questo può contare sull'appoggio degli umanisti di tutto il mondo.

Vogliamo anche informarla riguardo alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Promossa da “Mondo senza Guerre” e appoggiata da numerose organizzazioni e personalità impegnate a favore della pace mondiale, la marcia comincerà a Wellington, Nuova Zelanda, il 2 ottobre 2009, giornata Internazionale della Nonviolenza, attraverserà 90 paesi e 6 continenti nell'arco di tre mesi e si concluderà in Argentina il 2 gennaio 2010.

Sarà un’attività aperta ed includente, che promuoverà iniziative creative e molteplici (marce , concerti, manifestazioni, festival, coinvolgimento dei mass-media, conferenze, seminari, incontri con governi ecc.). con l'obiettivo di generare una coscienza a livello globale della necessità urgente del disarmo nucleare.

Presidente Obama, La invitiamo ad aderire alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e Le inviamo i nostri migliori saluti ed auguri

Chris Wells - Portavoce del Nuovo Umanesimo per il Nord-America

Tomas Hirsch - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'America Latina

Giorgio Schultze - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Europa

Sudhir Gandotra - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Asia e il Pacifico

Ivan Andrade - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Africa

Il Premio Minerva 2008 a Viktória Mohácsi, per il suo impegno a tutela del popolo Rom perseguitato


Lunedì 1 Dicembre, alle ore 20.30, la Galleria Doria Pamphili di Roma ospiterà la diciannovesima Edizione del Premio Minerva. Il Premio Minerva si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Pari Opportunità, Provincia di Roma, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura Comune di Roma e CNR. Fondato nel 1983 da Annamaria Mammoliti, direttrice dell'omonima rivista, il Premio è un riconoscimento istituito nel 1983 ed assegnato a Donne che operano nei campi del "Sapere" e rappresentano esemplari modelli femminili per le capacità professionali e la positività di cui sono portatrici, valorizzando il proprio patrimonio di umanità, conoscenza, tolleranza e laboriosità. Il premio consiste in una spilla in oro e pietre preziose raffiguranti la testa di Minerva disegnata per il Premio dal Maestro Renato Guttuso. Il Premio Minerva 2008 sarà assegnato a Inge Feltrinelli, Melania De Nichilo Rizzoli, Margherita Parrilla e - per la politica dei Diritti Umani - a Viktória Mohácsi. Il riconoscimento all'europarlamentare di etnia Rom è particolarmente significativo ed attesta le tappe fondamentali che Viktória Mohácsi ha conseguito, con il suo impegno politico e umanitario, verso il riconoscimento dei diritti del popolo Rom nell'Unione europea, in un periodo difficile, in cui i germi del razzismo, della xenofobia e dell'antiziganismo - che sono particolarmente virulenti proprio in Italia - producono effetti devastanti. Il prestigioso riconoscimento internazionale è andato, negli anni scorsi, a donne che hano fornito un contribulto fondamentale al genio e allo spirito umanitario del continente europeo e del mondo intero, da Simone Veil a Gisele Halimi; da Elsa Morante a Margherita Hack; da Ursula Hirschmann Spinelli ad Agnese Borsellino e Maria Falcone; da Lucia Bosè a Tullia Zevi. Roberto Malini

Foto Steed Gamero - Gruppo EveryOne



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Tel. (+39) 331 3585406

venerdì 28 novembre 2008

Sindaci cechi contrari alla base radar scrivono a Obama



21/11/2008

La preghiamo di accettare le nostre congratulazioni per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali
degli Stati Uniti.

Le rivolgiamo questo appello perché siamo preoccupati per la salvaguardia del processo democratico in Repubblica Ceca e per la sicurezza della Comunità Europea.

Come lei sa, il governo Bush e quello ceco si sono accordati per installare in territorio ceco una base militare radar, come parte dell‘US National Missile Defense system.

Nonostante i due terzi dei cittadini cechi si oppongano a questo progetto, il governo ha firmato un accordo con gli Stati Uniti, che tra breve dovrà essere ratificato dal Parlamento. I parlamentari attuali sono stati eletti prima che avvenisse una discussione pubblica su questo progetto e il coinvolgimento della Repubblica Ceca nel sistema NMD non faceva parte del loro programma elettorale.

Il piano di installare parti di questo sistema nel cuore dell’Europa sta causando tensioni tra gli Stati Uniti, la Russia e l’Unione Europea e porterà a una nuova corsa agli armamenti. Temiamo
che, grazie a questo sistema avanzato, l’Europa diventi il principale campo di battaglia di un potenziale conflitto internazionale e che a causa della presenza della base radar la Repubblica Ceca diventi il bersaglio di un primo attacco. La questione è resa ancora più delicata dal fatto che,
dopo la caduta del comunismo nel 1989, il popolo ceco ha giurato che nessun esercito straniero sarebbe mai più stato presente sul suo territorio.

Le chiediamo di rivedere l’atteggiamento del governo degli Stati Uniti nei confronti dell’installazione di elementi del sistema NMD in Europa e di porre fine a questo progetto pericoloso. Speriamo che il cambiamento simboleggiato in modo tanto forte dalla sua vittoria diventi realtà, che la nuova leadership americana possa spingerci tutti nella direzione di
un mondo senza guerre e senza violenza e che la tendenza verso la corsa agli armamenti e all’aggressione militare venga sostituita da investimenti nei campi che contribuiscono ad un vero
sviluppo umano.

Le chiediamo, come presidente di un paese che ha a lungo simboleggiato la democrazia, di rispettare la volontà dei cittadini cechi, privati dei diritti democratici dal loro governo.

Distinti saluti

Jan Tamás, portavoce del movimento nonviolento contro le basi
Dana Feminová, portavoce di Europe for Peace
Lega dei Sindaci contro il radar:
Jan Neoral, sindaco di Trokavec
Josef Řihák, sindaco di Příbram
Jitka Říhová, sindaco di Láz
Josef Hála, sindaco di Jince
Josef Vondrášek, sindaco di Rožmitál pod Třemšínem
Václav Hudec, sindaco di Štítov
Miroslav Leitermann, sindaco di Nepomuk
Ladislav Turek, sindaco di Bohutín
Josef Karas, sindaco di Obecnice
Stanislav Sláma, sindaco di Drahlín
Josef  Škvára, sindaco di Sádek
Jan Kohout, sindaco di Křešín
Jiří Prokeš, sindaco di Hluboš
Radek Walter, sindaco di Tochovice
Václav Koubík, sindaco di Hůrky
Lubomír Fiala , sindaco di Vísky
Libor Štorkán, sindaco di Felbabka
Josef Hrubý, sindaco di Zaječov
Jiří Chvojka, sindaco di Chaloupky
Ladislav Stelšovský, sindaco di Podluhy
Bohumír Vítek, sindaco di Volenice
Karel Daniel, sindaco di Vševidy
Karel Dražan, sindaco di Bezděkov
Daniel Synek, sindaco di Sedlice
Pavel Hutr, sindaco di Věšín
Tomáš Čížek, sindaco di Chrást
Karel Palivec, sindaco di Předmíř
Stanislav Kramosil, sindaco di Hvožďany
Zdeněk Vrbka, sindaco di Bratkovice
Miloslav Suchý, sindaco di Skořice
Josef Stehlík, sindaco di Vranovice

In appoggio:
Giulietto Chiesa - europarlamentare
Anna Curdova – deputata del Parlamento ceco

"Giovedì nero" - ratifica del progetto dello scudo in Repubblica Ceca

Comunicato stampa del Movimento nonviolento contro la base radar degli
Stati Uniti in Repubblica Ceca

Il Senato segna un "Giovedì nero" nella storia ceca

Praga, 27.11.2008

Il Senato ceco oggi ha ratificato i due trattati per la base radar
firmati in luglio dal primo ministro ceco Miroslav Topolánek e dal
segretario di stato americano Condoleezza Rice. Così facendo si è
schierato apertamente contro la volontà della maggioranza dei cechi: i
sondaggi degli ultimi due anni dimostrano infatti che due terzi della
popolazione si oppongono a questo progetto.

"Dal punto di vista della democrazia nel nostro paese questo è un enorme
passo indietro. Il Senato, controllato dal governo, ha mostrato con
chiarezza di non curarsi del volere del popolo ceco e questo è
inaccettabile" ha dichiarato oggi Jan Tamas, portavoce del Movimento
nonviolento. "Credo che questo giorno sarà ricordato come il "Giovedì
nero" nella storia del nostro paese."

Sebbene il Senato abbia ratificato i due controversi trattati, la
decisione non è definitiva, giacché la battaglia politica principale
avverrà nella camera bassa del Parlamento. Martedì il governo aveva
cercato di inserire questo punto all'ordine del giorno, ma non era
riuscito ad avere i numeri per approvarlo e la sessione si era conclusa
in anticipo.

Gli attivisti del Movimento nonviolento stanno preparando altre proteste
durante il semestre di presidenza ceca dell'Unione Europea a partire dal
gennaio 2009. Si sta organizzando una grande manifestazione a Bruxelles
per il 24 febbraio 2009, quando quaranta membri della "Lega dei sindaci
contro il radar" parteciperanno ad un incontro nel Parlamento Europeo.

Altre attività sono previste lunedì mattina, quando il governo terrà la
sua riunione settimanale.

giovedì 27 novembre 2008

Come arrangiarsi con i tagli all'università

Adotta uno studente universitario a distanza!

Accade oggi! Da Campagna "Un futuro senza atomiche"

Da Campagna "Un futuro senza atomiche" link: http://www.unfuturosenzatomiche.org/articolo.php?id=103&sotto=dalla%20campagna

Il coordinamento della Campagna segnala che il 27 novembre si terrà alla
Camera dei Deputati un incontro al quale saranno invitati Deputati e Senatori.

1. "Un futuro senza atomiche" invita i Parlamentari ad un incontro alla
Camera dei Deputati il 27 novembre
La Campagna "Un futuro senza atomiche" è lieta di invitarLa ad un incontro
per approfondire alcune tematiche relative al disarmo nucleare, a cui tutti gli
Stati firmatari del Trattato di Non Proliferazione si sono impegnati in base
all'articolo VI di quel trattato. L'Italia ha ratificato il Trattato nel 1975.

Saranno presenti i Presidenti e portavoce di alcuni dei Promotori della
Campagna.

I temi all'Ordine del giorno:
1. Proposta di legge d'iniziativa popolare
Dal 22 maggio, la proposta di legge n. 4 per un'Italia "libera da armi
nucleari" è stata assegnata alla Commissione Esteri della Camera.

2. PNND - Parliamentarians' Network for Nuclear Disarmament
Costituire una rappresentanza nel Parlamento italiano di questa importante
rete internazionale.

3. UIP - Unione Inter Parlamentare
Promuovere una rappresentanza di Parlamentari italiani nel gruppo di lavoro
sul disarmo nucleare, coordinato dai membri del PNND.

4. Lettera aperta "Per un mondo senza armi nucleari"
degli ex ministri Massimo D'Alema, Gianfranco Fini, Arturo Parisi, Giorgio La
Malfa, pubblicata sul Corriere della Sera il 24 luglio scorso e la replica dei
Promotori della Campagna "Un futuro senza atomiche".

5. "Protocollo di Hiroshima e Nagasaki"
La Campagna "2020 Vision", presieduta dal Sindaco di Hiroshima, ha lanciato
un ambizioso progetto teso a costruire un percorso globale nel Decennio del
Disarmo, dichiarato dall'ONU per il periodo 2010-2020. Oltre a sindaci ed altri
eletti nelle amministrazioni locali, è importante che questo Protocollo venga
assunto da parlamentari di tutto il mondo. In Belgio, ad esempio, alcuni
parlamentari stanno già lavorando per organizzare un dibattito in aula
sull'adesione al Protocollo.

Appello dei pediatri italiani: i bambini clandestini vanno curati gratuitamente!

questo indirizzo è in rete l'appello dei pediatri italiani perché si rispetti il diritto di tutti
bambini, anche quelli "clandestini", a essere curati gratuitamente e senza conseguenze (denuncia di clandestinità).

Se volete, per favore firmate e fate girare.

Manifestazione contro la riforma della scuola - Milano sabato 29/11


lunedì 24 novembre 2008

Milano. Un graffito di Alfred Breitman in piazza Duomo per protestare contro la persecuzione dei Rom

Da Indymedia Lombardia: http://lombardia.indymedia.org/?q=node/11028

Milano. Un graffito di Alfred Breitman per denunciare la persecuzione del popolo Rom
Milano, 18 novembre 2008. Un grande graffito raffigurante la Ruota Rossa, simbolo del popolo Rom, è apparso a Milano, proprio sulla pavimentazione di piazza Duomo. Sotto il disegno - un cerchio rosso rubino con 16 raggi - la scritta "Interrompete la persecuzione dei Rom". L'opera di denuncia civile è stata realizzata dall'artista Alfred Breitman, che è rimasto per oltre mezz'ora, in pieno giorno, a spiegarne i contenuti a un capannello di cittadini milanesi. Quando sono intervenuti sul posto alcuni agenti di Polizia Municipale, Breitman ha detto loro che il lavoro gli era stato commissionato dal Circolo culturale "Goffredo Bezzecchi". Non era la verità, ma l'artista ha inteso rendere omaggio a Goffredo Bezzecchi, Rom di 69 anni che vive a Milano ed è l'ultimo testimone della persecuzione nazifascista degli "zingari" lombardi. Gli agenti hano creduto ala spiegazione offerta da Breitman e si sono fermati a porre domande all'artista, che ha tenuto anche a loro beneficio una breve lezione sul Samudaripen, lo sterminio nazista del popolo Rom e sulle similitudine fra quel crimine contro l'umanità e l'attuale persecuzione che Milano e l'Italia perpetrano sempre contro il popolo "nomade". La performance di Breitman costituisce la prima azione del Gruppo Watching The Sky, per denunciare con gli strumenti dell'arte sociale e dell'arte di strada la più odiosa forma di razzismo del nostro tempo. Alfred Breitmen ha abbandonato il luogo della performance fra gli applausi di decine di cittadini, ivi compresi i vigili urbani. L'opera d'arte, realizzata con colori naturali, è stata parzialmente cancellata già nel pomeriggio.

sabato 22 novembre 2008

Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza - lancio ufficiale

Sabato 15 novembre 2008 dal Parco del Messaggio di Silo di Punta de Vacas c'è stato il lancio ufficiale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Qui sotto un breve video che illustra la cerimonia.

giovedì 20 novembre 2008

martedì 18 novembre 2008

Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza - video di presentazione

Splendido video di presentazione della Marcia Mondiale (in spagnolo)

Marcia Mondiale - Interviste di quartiere

Alcune persone intervistate a Cinisello B. e Niguarda in occasione della presentazione a Milano della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che partirà il 2 ottobre 2009 dalla Nuova Zelanda e terminerà il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas (Argentina). Il video contiene anche alcune citazioni poetiche e ispirate sulla MM.


Discorso di Rafael de la Rubia al Forum Umanista Europeo

Amici, terrò una breve introduzione sulla "Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza". 

Ma prima di tutto vorrei ringraziare gli organizzatori per aver posto all’inizio di questo Forum la prima presentazione pubblica in Europa della Marcia Mondiale. Tra poco, seguiranno altre presentazioni in Sudamerica, a Buenos Aires, in Africa, a Nairobi. Il lancio ufficiale, tra un mese, si realizzerà a Punta de Vacas, ai piedi del monte Aconcagua. 

Come, e perchè, una Marcia Mondiale?...Vi presenterò qui solo alcune delle numerose ragioni. 

Perchè a molti di noi non piace ciò che sta succedendo. La crisi profonda in cui ci troviamo avrà gravi conseguenze, tra cui l'aumento di carestie nel mondo, anche se il problema della fame si potrebbe risolvere con solo il 10% di quanto si spende per le armi. 

Cosa si potrebbe fare destinando il 50% a migliorare la vita della gente, invece di destinarlo alla distruzione e al beneficio di pochi? 

Perchè tutto il mondo sa già che i conflitti e la violenza ci portano in un vicolo cieco, verso l’autodistruzione, in un abisso profondo. 

Perchè dobbiamo rispondere ai problemi globali al loro stesso livello, vale a dire mondialmente. 

Perché noi che vogliamo la Pace siamo la maggioranza. La maggioranza assoluta. E, se siamo in una democrazia, come mai questa volontà non viene rispettata? 

Perchè in questa aspirazione ci accompagna la forza delle voci di tante generazioni che ci hanno preceduto e che hanno subito le conseguenze delle guerre. 

Forse perchè non c'è niente che unisca tutte le iniziative in favore della pace e della nonviolenza, che finiscono per disperdersi e diluirsi… 

E' arrivato il momento di far sentire la voce di chi non ha voce! Vogliamo che migliaia, milioni di esseri umani si esprimano. 

Questo possiamo ottenerlo unendo tutti i settori sociali attraverso questa Marcia Mondiale. 

Per alcuni questa Marcia Mondiale è un delirio. Ad altri genera molto entusiasmo. Alla grande maggior parte sembra interessante, persino necessaria... ma irrealizzabile. Cosicché il nostro primo lavoro è stato quello di vedere se era possibile farla. 

Ci abbiamo impiegato un anno a studiare la sua fattibilità. Nel giugno scorso, abbiamo deciso che si poteva fare e l’abbiamo messa in moto. Oggi, tre mesi più tardi, facciamo una prima valutazione. Qui la presenteremo in modo sintetico, per il poco tempo a disposizione e per non annoiarvi. 

Non mi dilungherò con i dettagli di questa marcia, che durerà 93 giorni. Vi racconterò le iniziative che si stanno sviluppando per appoggiare questa azione. 

Sono iniziative nate alla base, molte delle quali hanno un carattere innovativo. Iniziative con originalità, immaginazione, accompagnate da un tono ludico e festoso. Approfitto per ricordare che questa marcia non è diretta contro nessuno, è una azione che prova ad aprire nuove strade... 

Vi darò alcuni “flashes” poiché citare tutto sarebbe troppo lungo. 

Sono molte le attività nei centri educativi: marce, simboli della pace viventi e l'inserimento dei temi della pace e della nonviolenza nei corsi accademici. A Malaga, in Spagna, 800 scuole. In un comune in Cile, in 52 scuole, stanno adattando i programmi per studiare la geografia, la fauna, la flora, i minerali, le culture dei paesi attraverso cui passerà la Marcia Mondiale. 

Ci sono Università che hanno aderito. In Spagna stanno presentando la Marcia Mondiale alla Conferenza dei Rettori di tutte le Università spagnole (CRUE). 

Si stanno organizzando marce mensili con bande musicali, fino a fare una grande marcia con tutte le bande musicali della città. 

Stanno aderendo categorie intere di sportivi: corridori, maratoneti e ciclisti, su diversi percorsi, di cui alcuni internazionali. 

Ci saranno marce particolari: in Sardegna si attraverseranno tutti i paesini dell'isola e in Russia marceranno a piedi per le città in cui vissero e scrissero Tolstoj e Dostoevskij. 

La Marcia Mondiale può aiutare nei casi di frontiere conflittuali o chiuse, come quelle tra Algeria e Marocco, Israele e Palestina, India e Pakistan, le due Coree, Messico e Stati Uniti, per fare alcuni esempi. 

Molti sindaci stanno offrendo alla Marcia Mondiale alloggio, cibo e trasporti. In alcuni casi anche una grande quantità di persone. 

E’ confermato che i membri della Marcia Mondiale saranno ricevuti da un capo di governo di un paese. 

Abbiamo adesioni di personaggi importanti. Circa 100 personalità di tutto il mondo hanno fatto esplicito il loro appoggio (premi Nobel, scienziati, intellettuali, europarlamentari, artisti e sportivi). 

Hanno aderito circa 200 organizzazioni di tutto il mondo. In alcuni paesi, Amnesty International, la Croce Rossa Internazionale, associazioni per i diritti umani. Altre organizzazioni, come il Movimento dei Senza Terra del Brasile e organizzazioni contadine dell’America Centrale e dell’India hanno mostrato interesse per la Marcia. 

Stiamo lavorando all’interno di diverse reti di sindaci, parlamentari e Università. 

Per la Marcia si stanno mobilitando anche rappers, graffitari, motociclisti, orchestre di musica classica, compagnie di balletto e di teatro. Paracadutisti russi vogliono formare in aria il simbolo della pace. Gruppi di pescatori vogliono organizzare una marcia via mare, con le barche, per attraversare lo stretto di Gibilterra. In Cile, e in altri luoghi, vogliono organizzare un “raid” con centinaia di aerei biposto che accompagnino la marcia. Si farà anche con palloni aerostatici. 

Sono in progetto tre mega-concerti: Praga, Dakar e Santiago, dove già è stato riservato il parco O'Higgins (80.000 persone). Sono numerosi i progetti di concerti in altre città. 

La Marcia ha un asse centrale che va dalla Nuova Zelanda all'Argentina. Ma sono già sorte numerose altre rotte convergenti. La somma in chilometri sarà maggiore di quella dello stesso asse centrale. 

Nell’immagine che avevamo a giugno la Marcia avrebbe percorso 40 paesi. Oggi stiamo arrivando a 90. 

Qualche giorno fa, il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, ad un anno dall'inizio della Marcia si sono realizzati eventi in un centinaio di città in 50 paesi. 

Tutto ciò è successo in appena tre mesi. 

Amici, come avete visto, questa è una marcia viva che si sta costruendo. 

La realizzazione e il risultato della Marcia Mondiale dipendono da ciò che ognuno di noi farà in questo anno che ci rimane. Queste azioni individuali, come piccole gocce di acqua, si stanno unendo e convergendo per arrivare a trasformarsi in quel grande e pieno fiume che avanza soave, ma inarrestabile, verso il suo destino. 

Da noi dipende che questa Marcia diventi qualcosa di molto importante. La necessità è imperiosa, la gente è ricettiva, le condizioni non potrebbero migliori. 

E' la grande opportunità di trasformarci in una grande forza. Non la forza dell'imposizione, non la forza della durezza, non la forza prepotente. Ma la forza soave, la forza della coerenza, la forza della necessità, la forza del Profondo. 

Questa prima Marcia Mondiale è la risposta nonviolenta, che l’essere umano dà a livello planetario, in rifiuto di un mondo violento, ingiusto e spietato, in cui cercheremo di aprire nuovi orizzonti di pace e convivenza per l'umanità. 

Vorrei concludere condividendo con voi una frase che mi ha molto colpito. Me l’ha scritta un leader pacifista di Gerusalemme. Ha detto:" Ho trasmesso l’idea della Marcia Mondiale ad alcuni membri del mio staff e ai leader della comunità. Tutti sono molto entusiasti, e vedono questa marcia come un’opportunità eccellente di fare quella che sarà la più grande dichiarazione nella storia per promuovere la pace "... 

Non so se arriveremo a ciò che auspica il nostro amico. Però, se con questa Marcia potremo contribuire a "creare coscienza" sulla Pace e sulla Nonviolenza, il nostro obiettivo sarà raggiunto. 

Grazie mille.

Petizione contro lo sfratto dei Rom di Gaggiano, che causerebe una tragedia umanitaria

A: Comune di Gaggiano; Prefettura di Gaggiano; Ministero degli
Interni; Parlamento Europeo; Commissione Europea; Corte Europea dei
Diritti Umani; CERD - United Nations A cura del Nucleo PRC di Gaggiano
e del Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Gaggiano, 5 novembre 2008. Il Nucleo PRC di Gaggiano e il Gruppo
EveryOne invitano gli antirazzisti e tutte le persone che credono nel
valore dei diritti umani a sollevare un coro di voci indignate nei
confronti delle autorità del comune di Gaggiano (Milano), affinché
recedano dal loro progetto di sfrattare le famiglie Rom che vivono
nella frazione di San Vito. Qualche giorno fa infatti il Comune di
Gaggiano ha comunicato lo sfratto ai nuclei familiari della piccola
comunità Rom, che vivono lì da più di dieci anni. Il gruppo è composto
da circa 20 persone di cui almeno 10 minorenni. I bambini frequentano
le scuole ed il loro futuro è adesso del tutto incerto. La zona
abitata dai sanvitesi d'adozione (molti dei quali con cittadinanza
italiana) è adibita ad orti ed i terreni sono, o sarebbe meglio dire
erano, di loro proprietà. Sì, perché per risolvere il problema della
loro presenza il sindaco Miracoli, del PD, non ha pensato a nulla di
meglio che privarli delle loro modeste proprietà. I vigili urbani
hanno infatti denunciato le costruzioni abusive fatte sorgere sui
terreni e l'amministrazione comunale ha deciso di procedere
all'acquisizione degli stessi. Di fatto, in realtà, i Rom di San Vito
avrebbero acquisito il diritto alla proprietà o quantomeno
all'usufrutto vitalizio di terreni e abitazioni, mai messo in
discussione quando il tempo dell'odio razziale non aveva ancora
iniziato a scorrere in Italia. Adesso però, sull'onda della vox
populi, istigata all'intolleranza da politici e media razzisti, nessun
diritto è più riconosciuto alle famiglie che hanno la sfortuna di
appartenere all'etnia più sgradita e vessata: i Rom, la nuova "black
people", i nuovi ebrei. Ora che i terreni sono di proprietà del Comune
è arrivata l'ingiunzione di sfratto ed arriverà la conseguente
demolizione. Nessuna delle costruzioni è in muratura, sono tutti
chalet di legno senza acqua corrente e luce. Da quando queste famiglie
si sono trasferite a Gaggiano nulla è stato fatto per assicurare un
miglioramento delle loro condizioni di vita. "Qui il Comune ci ha
sempre trattato male", ci ha raccontato uno di loro. "In altri comuni
ci sono campi pubblici attrezzati, qui dove il terreno è nostro, non
ci hanno neanche permesso di avere la corrente elettrica.
Mia moglie deve lavare tutto a mano. Provateci voi d'estate con tanti
bambini!". Un lungo periodo di segregazione e discriminazione, che le
Istituzioni locali avrebbero il dovere di risarcire, riconoscendo alle
famiglie la permanenza in loco, attuando piani di assistenza sociale,
fornendo servizi igienici, acqua e luce, attivando programmi seri di
desegregazione e - per la citadinanza - progetti di educazione
all'antirazzismo. Il Nucleo PRC locale si chiede - e chiederà alla
giunta - cosa ne sarà ora dei minori che avevano già intrapreso un
percorso scolastico a Gaggiano e che dovranno lasciare le case nei
quali sono nati e gli amici che si sono fatti. "Io me ne sarei andato
anni fa, per come ci ha trattato l'Amministrazione di Gaggiano" ci ha
raccontato un capofamiglia "ma ogni volta i miei figli piangevano
perché sono nati qui e conoscono solo questo paese. Per il loro bene
sarei anche disposto a trasferirmi qui per sempre, se solo le
istituzioni ci aiutassero...". L'aiuto invece non è arrivato mai. I
bambini hanno iniziato a frequentare le scuole solo grazie alla buona
volontà di alcune maestre che ora si stanno mobilitando nel tentativo
di fermare l'amministrazione comunale e di dare loro un'opportunità. È
emblematico come l'unica presenza istituzionale che gli abitanti del
campo conoscono è il Comandante dei vigili urbani. Ci si domanda cosa
abbiano fatto i Servizi sociali di Gaggiano in questi anni? Se il
risultato è quello di permettere l'abbattimento di alcune baracche
utilizzate da due giovani coppie con neonati a carico e uno in arrivo
(come avvenuto nel luglio scorso), sembra non molto. Il Nucleo PRC di
Gaggiano e il Gruppo EveryOne chiedono alle Istituzioni di ottemperare
agli obblighi di assistenza e inclusione, secondo quanto previsto
dalla Costituzione, dalla Direttive europee e dalle normative
internazionali sui diritti umani. E' un'emergenza umanitaria cui
devono rispondere tutti coloro che hanno un minimo di autorità e
competenza, a partire dall'Assistente Sociale Cigognini del comune di
Gaggiano affinché, anche se molto tardivamente, si faccia promotrice
nei confronti dell'Assessore ai Servizi sociali Perfetti di un'istanza
per dare una possibilità a questi bambini.
Ancora una volta i più deboli vengono maltrattati ed emarginati da chi
(una Giunta che comprende anche esponenti del PD, insieme ad altri di
Forza Italia ed UDC) ci si aspetterebbe potrebbe aiutarli.

È paradossale poi come venga usata come scusa l'abuso edilizio,
proprio in un comune che sta svendendo il territorio come sta facendo
Gaggiano da alcuni anni. Si mettono a cacciare i Rom per quattro
baracche quando stanno costruendo migliaia di metri cubi di nuove
costruzione e palazzi alti 7 piani, anche in barba al regolamento
edilizio.

Il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne faranno il possibile per fermare
questo vero e proprio atto di prevaricazione, cercando di contrastare
l'
ottusità di un'amministrazione che non ha fatto nulla per migliorare
la vita di queste persone in dieci anni ed ora, in chiave puramente
elettorale (si voterà infatti alle prossime amministrative di aprile)
cerca di scavalcare le politiche razziste della destra... da destra.
In particolare, questa nuova violazione dei diritti di una minoranza
che in una democrazia, in un Paese civile dovrebbe essere protetta e
agevolata nei processi di inclusione, sarà sottoposta all'attenzione
della Commissione europea e degli organismi internazionali che
tutelano i diritti dei popoli.

Prefigurandosi, nel caso di uno sgombero senza alternative di
alloggio, una tragedia umanitaria, il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne
si accingono a redarre una denuncia per gravi abusi contro il popolo
Rom da presentare alla Corte Europea per i Diritti Umani e alla Corte
Penale Internazionale de L'Aja. C'è bisogno però della mobilitazione
di tutti coloro che credono ancora in una società che accoglie i più
deboli e che considera la solidarietà, l'accoglienza e lo scambio
culturale una scelta di civiltà che porta arricchimento.

Nucleo PRC di Gaggiano - Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Per ulteriori informazioni e contatti
PRC: w_nicoli@yahoo.it - 3492664424 (Elise)

Gruppo EveryOne: www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com
334 8429527 - 331 3585406