martedì 20 luglio 2010

SANATORIA COLF E BADANTI 2009: “INSIEME PER LA REGOLARIZZAZIONE”

Manifestazione in piazza San Babila - Venerdì 23 luglio, ore 17.00

Convergenza delle Culture aderisce alla manifestazione di protesta contro la cosiddetta “Sanatoria truffa” organizzata dalla “Rete per la regolarizzazione di tutti e tutte gli/le immigrati/e” venerdì 23 luglio in piazza San Babila a Milano.

La manifestazione vede in prima linea immigrate e immigrati provenienti da ogni parte del mondo che hanno subito truffe o istanze di rigetto dopo la sanatoria colf e badanti 2009.

Lo scorso settembre 2009, il governo ha emanato un Decreto Legge che permetteva l’emersione dal lavoro nero solo per colf o badanti, mentre tutti gli altri lavoratori non potevano fare domanda.

Spinti dalla disperazione, molti lavoratori immigrati hanno tentato varie strade per ottenere un permesso di soggiorno e molti di loro hanno subito vere e proprie truffe organizzate da parte di delinquenti spariti col denaro dei lavoratori senza presentare per loro la domanda di regolarizzazione.

Questa regolarizzazione ha dimostrato ancora una volta che non sono gli stranieri a voler rimanere nella “clandestinità”, al contrario, appena il governo ne offre la possibilità, cercano di mettersi in regola. Non è in questo modo che si può risolvere il problema del lavoro nero, più di 500 mila lavoratori immigrati continueranno a vivere e lavorare nella clandestinità. E' necessaria e urgente una nuova regolarizzazione per tutti gli immigrati.

La Rete chiede che le istituzioni promuovano una vera politica di accoglienza attraverso il rilascio di permessi di soggiorno per attesa occupazione per tutti gli immigrati che hanno fatto domanda di regolarizzazione e che hanno avuto un rigetto; chiede inoltre l'allungamento della validità dei permessi di soggiorno per disoccupazione e soprattutto una nuova regolarizzazione per tutti gli immigrati.

Per informazioni:
Rete per la regolarizzazione di tutti e tutte gli/le immigrati/e
comitatoimmigratiitalia.milano@gmail
regolarizzazionepertutti@gmail.com
Pagina Facebook: CONTRO SANATORIA TRUFFA
cell. 320.01.18.441 - 333.12.29.779

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2 Messaggi al nostro Popolo dell' Acqua

Comunicato stampa
2 Messaggi al nostro Popolo dell' Acqua

1) Finalmente oggi lunedi' 19 luglio il Comitato Nazionale Promotore del Referendum per l'acqua pubblica ha consegnato oltre UN MILIONE E 400 MILA firme di cittadini presso la Corte Costituzionale a Roma: un risultato che segna un passo importante nella storia della democrazia e della partecipazione in questo Paese. Nessun referendum nella storia repubblicana ha raccolto tante firme.
La sfida che il Comitato Nazional ha davanti è quella di portare almeno 25 milioni di italiani a votare TRE SI' la prossima primavera, quando si terrà il referendum contro la privatizzazione dei Servizi idrici. Il Comitato chiede poi ai Comuni di non dare corso alle scadenze del Decreto Ronchi, cioè di non fare nessun passo verso la privatizzazione della nostra Acqua prima dell' esito del Referendum popolare.
La grande adesione dei cittadini alla raccolta di firme rappresenta un autentico "risveglio democratico" e una speranza per la vittoria del Referendum.
Oggi a Roma in Piazza Navona non si è compiuto solo un adempimento burocratico ma c'è stata un'autentica Festa del Popolo dell'acqua, con spettacoli colori musiche e tanti fiori.
Una Festa che ha evitato richiami a forze politiche e che invece ha messo insieme persone ed associazioni che dal basso in modo democratico vogliono portare avanti la BATTAGLIA COMUNE DELL' ACQUA!

2) Vogliamo coinvolgere anche i Sedrianesi in questa battaglia comune! E basta fare "cinema " alla Casa dell' Acqua!

Tra le firme depositate oggi a Roma ci sono anche quelle dei tanti sedrianesi che sono riusciti a firmare  in tempo per il Referendum e che devono sentirsi orgogliosi per questo.
Il Sindaco Celeste ci offende definendoci un "comitato che nasce dal nulla". No caro Sindaco, noi vogliamo nascere "dal basso" (che è un termine, a lei sconosciuto, che vuol dire "democraticamente"), in questo caso dai cittadini che, al di là delle  diverse opinioni politiche, condividono il principio della difesa della nostra acqua come "bene comune", cioè pubblico, e che non si deve vendere alle multinazionali!
Il Sindaco si è "incartato"  col sistema  del badge, in vigore  solo a Sedriano e Marcallo - ha lasciato libera almeno l'erogazione dell' acqua naturale ma ha rimesso il badge per la gassata e basta andare alla Casetta per accorgersi che già la gente è di nuovo in difficoltà. Anziché fare, per pura propaganda elettorale, una costosissima "Caccia alle streghe", potevano lasciare libera l'erogazione dell' acqua per il bene di tutti!
E' proprio l'insensibilità dell' amministrazione comunale che ci spinge a rinnovare l'invito alla gente a costituire un Comitato a difesa della casa dell'acqua di via Gagarin, auspicando la costruzione di una seconda casa magari nella frazione Roveda , cosiccome vogliono fare ad Arluno.  Ma a  questo punto  siamo noi i primi ad auspicare che questo Comitato si occupi anche della battaglia piu' generale della Difesa dell' Acqua, cui possano aderire in primo luogo i cittadini e le associazioni  che condividono  queste idee  e che  siano disposti a sostenere liberamente  la campagna referendaria del prossimo anno. La gente non sa ancora che le leggi governative della privatizzazioni dell' acqua sono già in vigore e solo col Referendum le possiamo fermare!

Mentre vigiliamo su via Gagarin pensiamo a una riunione tra noi in settembre ma intanto mandate ancora vostre opinioni e adesioni al mail "fam.grza@libero.it"
Msg a cura utenti promotori Comitato a Difesa dell' Acqua.

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lunedì 12 luglio 2010

I profughi che l'Europa respinge subiscono trattamenti inumani in Libia

Profughi in Libia. Riceviamo dalla Libia notizie di violenze, mancato soccorso ai feriti e deportazioni verso Paesi in crisi umanitaria. Molte delle vittime sono uomini, donne e bambini respinti dalle autorità europee, in violazione della Convenzione di Ginevra.

Convergenza delle Culture sollecita l'intervento urgente da parte dell'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, dell'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, del Consiglio d'Europa e delle organizzazioni internazionali per i Diritti Umani, sulla situazione dei circa 350 profughi, fuggiti da crisi umanitarie nel Corno d'Africa e detenuti dal 30 giugno scorso nel centro di internamento di Al Braq, a 80 km da Sebah, nella Libia meridionale.

Lo stesso 30 giugno l'Agenzia Habeshia e il Gruppo EveryOne, comunicato via cellulare con alcuni dei detenuti, lanciavano un allarme internazionale: "Abbiamo ricevuto un appello urgente da parte di 350 profughi detenuti in Libia e trasferiti dalla prigione di Mishratah (Misurata) a quella di Al Braq. Vi sono circa 80 bambini fra loro. Li colpiscono gravissime violenze: percosse, trattamenti inumani e degradanti, torture. I profughi minacciano il suicidio ingerendo sostanze tossiche.

Due giorni dopo, lanciavamo un nuovo allerta: alcuni dei profughi ci comunicano di essere a rischio di deportazione nei Paesi di origine, dove corrono seri pericoli di vita.

Il Gruppo EveryOne ha aggiunto, nel messaggio alle Istituzioni Ue e alle Nazioni Unite, che "molti dei profughi torturati e a rischio di immediata deportazione in Paesi in crisi umanitaria, fra cui il Sudan e l'Eritrea, provengono da respingimenti da Italia e Malta.

Convergenza delle Culture si unisce al Gruppo EveryOne nel chiedere un intervento rapido per evitare che la tragedia umanitaria peggiori nelle prossime ore e per fermare definitivamente, con un provvedimento urgente, i respingimenti dall'Italia e da Malta, che avvengono in base a politiche xenofobe e a un accordo iniquo con la Libia, che viola in toto la Convenzione di Ginevra.

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