Amici, terrò una breve introduzione sulla "Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza".
Ma prima di tutto vorrei ringraziare gli organizzatori per aver posto all’inizio di questo Forum la prima presentazione pubblica in Europa della Marcia Mondiale. Tra poco, seguiranno altre presentazioni in Sudamerica, a Buenos Aires, in Africa, a Nairobi. Il lancio ufficiale, tra un mese, si realizzerà a Punta de Vacas, ai piedi del monte Aconcagua.
Come, e perchè, una Marcia Mondiale?...Vi presenterò qui solo alcune delle numerose ragioni.
Perchè a molti di noi non piace ciò che sta succedendo. La crisi profonda in cui ci troviamo avrà gravi conseguenze, tra cui l'aumento di carestie nel mondo, anche se il problema della fame si potrebbe risolvere con solo il 10% di quanto si spende per le armi.
Cosa si potrebbe fare destinando il 50% a migliorare la vita della gente, invece di destinarlo alla distruzione e al beneficio di pochi?
Perchè tutto il mondo sa già che i conflitti e la violenza ci portano in un vicolo cieco, verso l’autodistruzione, in un abisso profondo.
Perchè dobbiamo rispondere ai problemi globali al loro stesso livello, vale a dire mondialmente.
Perché noi che vogliamo la Pace siamo la maggioranza. La maggioranza assoluta. E, se siamo in una democrazia, come mai questa volontà non viene rispettata?
Perchè in questa aspirazione ci accompagna la forza delle voci di tante generazioni che ci hanno preceduto e che hanno subito le conseguenze delle guerre.
Forse perchè non c'è niente che unisca tutte le iniziative in favore della pace e della nonviolenza, che finiscono per disperdersi e diluirsi…
E' arrivato il momento di far sentire la voce di chi non ha voce! Vogliamo che migliaia, milioni di esseri umani si esprimano.
Questo possiamo ottenerlo unendo tutti i settori sociali attraverso questa Marcia Mondiale.
Per alcuni questa Marcia Mondiale è un delirio. Ad altri genera molto entusiasmo. Alla grande maggior parte sembra interessante, persino necessaria... ma irrealizzabile. Cosicché il nostro primo lavoro è stato quello di vedere se era possibile farla.
Ci abbiamo impiegato un anno a studiare la sua fattibilità. Nel giugno scorso, abbiamo deciso che si poteva fare e l’abbiamo messa in moto. Oggi, tre mesi più tardi, facciamo una prima valutazione. Qui la presenteremo in modo sintetico, per il poco tempo a disposizione e per non annoiarvi.
Non mi dilungherò con i dettagli di questa marcia, che durerà 93 giorni. Vi racconterò le iniziative che si stanno sviluppando per appoggiare questa azione.
Sono iniziative nate alla base, molte delle quali hanno un carattere innovativo. Iniziative con originalità, immaginazione, accompagnate da un tono ludico e festoso. Approfitto per ricordare che questa marcia non è diretta contro nessuno, è una azione che prova ad aprire nuove strade...
Vi darò alcuni “flashes” poiché citare tutto sarebbe troppo lungo.
Sono molte le attività nei centri educativi: marce, simboli della pace viventi e l'inserimento dei temi della pace e della nonviolenza nei corsi accademici. A Malaga, in Spagna, 800 scuole. In un comune in Cile, in 52 scuole, stanno adattando i programmi per studiare la geografia, la fauna, la flora, i minerali, le culture dei paesi attraverso cui passerà la Marcia Mondiale.
Ci sono Università che hanno aderito. In Spagna stanno presentando la Marcia Mondiale alla Conferenza dei Rettori di tutte le Università spagnole (CRUE).
Si stanno organizzando marce mensili con bande musicali, fino a fare una grande marcia con tutte le bande musicali della città.
Stanno aderendo categorie intere di sportivi: corridori, maratoneti e ciclisti, su diversi percorsi, di cui alcuni internazionali.
Ci saranno marce particolari: in Sardegna si attraverseranno tutti i paesini dell'isola e in Russia marceranno a piedi per le città in cui vissero e scrissero Tolstoj e Dostoevskij.
La Marcia Mondiale può aiutare nei casi di frontiere conflittuali o chiuse, come quelle tra Algeria e Marocco, Israele e Palestina, India e Pakistan, le due Coree, Messico e Stati Uniti, per fare alcuni esempi.
Molti sindaci stanno offrendo alla Marcia Mondiale alloggio, cibo e trasporti. In alcuni casi anche una grande quantità di persone.
E’ confermato che i membri della Marcia Mondiale saranno ricevuti da un capo di governo di un paese.
Abbiamo adesioni di personaggi importanti. Circa 100 personalità di tutto il mondo hanno fatto esplicito il loro appoggio (premi Nobel, scienziati, intellettuali, europarlamentari, artisti e sportivi).
Hanno aderito circa 200 organizzazioni di tutto il mondo. In alcuni paesi, Amnesty International, la Croce Rossa Internazionale, associazioni per i diritti umani. Altre organizzazioni, come il Movimento dei Senza Terra del Brasile e organizzazioni contadine dell’America Centrale e dell’India hanno mostrato interesse per la Marcia.
Stiamo lavorando all’interno di diverse reti di sindaci, parlamentari e Università.
Per la Marcia si stanno mobilitando anche rappers, graffitari, motociclisti, orchestre di musica classica, compagnie di balletto e di teatro. Paracadutisti russi vogliono formare in aria il simbolo della pace. Gruppi di pescatori vogliono organizzare una marcia via mare, con le barche, per attraversare lo stretto di Gibilterra. In Cile, e in altri luoghi, vogliono organizzare un “raid” con centinaia di aerei biposto che accompagnino la marcia. Si farà anche con palloni aerostatici.
Sono in progetto tre mega-concerti: Praga, Dakar e Santiago, dove già è stato riservato il parco O'Higgins (80.000 persone). Sono numerosi i progetti di concerti in altre città.
La Marcia ha un asse centrale che va dalla Nuova Zelanda all'Argentina. Ma sono già sorte numerose altre rotte convergenti. La somma in chilometri sarà maggiore di quella dello stesso asse centrale.
Nell’immagine che avevamo a giugno la Marcia avrebbe percorso 40 paesi. Oggi stiamo arrivando a 90.
Qualche giorno fa, il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, ad un anno dall'inizio della Marcia si sono realizzati eventi in un centinaio di città in 50 paesi.
Tutto ciò è successo in appena tre mesi.
Amici, come avete visto, questa è una marcia viva che si sta costruendo.
La realizzazione e il risultato della Marcia Mondiale dipendono da ciò che ognuno di noi farà in questo anno che ci rimane. Queste azioni individuali, come piccole gocce di acqua, si stanno unendo e convergendo per arrivare a trasformarsi in quel grande e pieno fiume che avanza soave, ma inarrestabile, verso il suo destino.
Da noi dipende che questa Marcia diventi qualcosa di molto importante. La necessità è imperiosa, la gente è ricettiva, le condizioni non potrebbero migliori.
E' la grande opportunità di trasformarci in una grande forza. Non la forza dell'imposizione, non la forza della durezza, non la forza prepotente. Ma la forza soave, la forza della coerenza, la forza della necessità, la forza del Profondo.
Questa prima Marcia Mondiale è la risposta nonviolenta, che l’essere umano dà a livello planetario, in rifiuto di un mondo violento, ingiusto e spietato, in cui cercheremo di aprire nuovi orizzonti di pace e convivenza per l'umanità.
Vorrei concludere condividendo con voi una frase che mi ha molto colpito. Me l’ha scritta un leader pacifista di Gerusalemme. Ha detto:" Ho trasmesso l’idea della Marcia Mondiale ad alcuni membri del mio staff e ai leader della comunità. Tutti sono molto entusiasti, e vedono questa marcia come un’opportunità eccellente di fare quella che sarà la più grande dichiarazione nella storia per promuovere la pace "...
Non so se arriveremo a ciò che auspica il nostro amico. Però, se con questa Marcia potremo contribuire a "creare coscienza" sulla Pace e sulla Nonviolenza, il nostro obiettivo sarà raggiunto.
Grazie mille.
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