lunedì 30 novembre 2009

Riapre lo "Sportello Stranieri" gratuito in via Foppette

Riapre a Milano, in via Foppette, nei pressi di piazza Napoli, lo sportello gratuito per supportare i cittadini stranieri nelle pratiche relative alle regolarizzazioni, sanatorie o decreti flussi, ricongiungimenti famigliari, mediazione con le questure per rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.
Sportello Stranieri, offre un servizio di orientamento e consulenza per richieste di cittadinanza, contratti di affitto, matrimoni e, in generale, per ciò che riguarda il rapporto con le istituzioni.

L'organizzazione internazionale Convergenza delle Culture, nuovo nome del Centro delle Culture, promuove da anni il dialogo tra le culture, la ricerca dei valori comuni tra popoli e individui diversi. I volontari che ne fanno parte lavorano per il rispetto dei diritti umani e la denuncia di ogni forma di discriminazione sulla base della metodologia della nonviolenza.

Per fissare un appuntamento, chiamare i numeri 393.6731883 e 347.5213205 oppure scrivere a sportellostranierifoppette@yahoo.it.

Sportello Stranieri Foppette
via Foppette, 2 Milano
Tram 14, autobus 90/91, fermata Piazza Napoli.
sportellostranierifoppette@yahoo.it

Per info:
Marzia Saglia
cell. 3475213205

Agenzia stampa Pressenza
www.pressenza.org

giovedì 26 novembre 2009

SABATO 5 Dicembre 09 - Milano - CINEMA ARIOSTO "Vietato sognare"


Vietato sognare

Film documentario di Barbara Cupisti

vincitore del Premio Amnesty Italia 2009 – Cinema e diritti umani

In proiezione sabato 5 dicembre 2009

Ore 21:00 – Cinema Ariosto

Via Ariosto 16, Milano

In occasione della Marcia Mondiale Mondiale per la Pace e la Nonviolenza , la Comunità per lo sviluppo umano organizza la proiezione della pellicola Vietato sognare , a cui farà seguito un momento di riflessione sui temi del dialogo e della nonviolenza. Parteciperanno la regista del documentario Barbara Cupisti, Alì Abu Awwad, rappresentante del movimento pacifista palestinese Al Tariq che ha preso parte alla sua realizzazione e Giorgio Schultze, portavoce europeo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e del Movimento umanista.

La guerra infrange i sogni, taglia l'orizzonte, relega l'uomo in uno stato di impotenza nei confronti di una realtà nella quale gli viene precluso ogni spazio di movimento, di sviluppo personale, intellettuale, sociale, ogni possibilità di scelta. Ai bambini viene negata la serenità, il diritto a vivere una fanciullezza dolce e libera, costretti a crescere nella diffidenza, nella cultura di un conflitto che non gli appartiene. Un conflitto che hanno ricevuto in eredità, che forse apparteneva ai propri genitori ma che ancora oggi, epoca in cui dovrebbe essere già stato svuotato di ogni significato culturale, territoriale o religioso, perpetra odio, violenza e discriminazione. La spirale non si è fermata e nell'ignoranza della comunità internazionale i bambini che hanno ricevuto questa tragica eredità, un domani la trasmetteranno loro malgrado e altrettanto inconsapevolmente ai propri figli.

Vietato sognare, film documentario scritto e diretto da Barbara Cupisti che le è valso il Premio Amnesty Italia 2009 – Cinema e diritti umani, racconta alcune di queste storie. Un percorso che attraverso la macchina da presa, mostra le contraddizioni di un conflitto mai sanato, quello israelo palestinese, in un territorio come Hebron, luogo dall'alto valore simbolico, dove gli adulti lottano e muoiono ancora per la terra e i bambini possono diventare bersaglio di rappresaglie e ritorsioni. Ma anche storie uomini che hanno conosciuto la guerra, imparato la lezione sulla propria pelle e hanno deciso di rifiutare la tragica eredità che la storia gli ha consegnato, diventando protagonisti di una nuova ricerca. Ex soldati israeliani e ex miliziani palestinesi, uomini ossessionati dalla ricerca della pace come un tempo erano stati ossessionati dall'idea della guerra. Uomini che ora vengono spesso additati come traditori, perché hanno trovato la forza di creare ponti per diffondere dal basso una cultura del dialogo che si insinui e capovolga quella del conflitto e restituisca ai propri figli il diritto di sognare


mercoledì 25 novembre 2009

Aperitivo Mondo Senza Guerre - sabato 28 novembre

Dal 2 ottobre scorso il mondo è il meraviglioso teatro di migliaia

di incontri, dibattiti, feste, eventi interculturali, interreligiosi, interrazziali.

Questa marcia mondiale è riuscita anche grazie a te!

L'associazione Mondo Senza Guerre ti invita a una serata per festeggiare il passaggio avvenuto a Milano e in Italia (dal 7 al 12 novembre) della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

" Io C'ero..."

  • Testimonianze dei marciatori, associazioni, scuole, istituzioni coinvolte
  • Aneddoti dalle maggiori città italiane: Milano, Roma, Torino, Vicenza e altre...
  • Proiezione di video della Marcia Mondiale nelle varie città.



Vieni anche tu a dare la tua testimonianza!

Ricco buffet a soli 10 euro!



SABATO 28 novembre 2009 ore 19:00 - Via Mazzali, 5 (MM Udine) - Milano

gradita prenotazione: Sandra 339 5456073 sandrac201@yahoo.it

venerdì 6 novembre 2009

Nasce la walking class

Il Mondo ha una Marcia in più. Per la Pace e la Nonviolenza.

Domenica 8 Novembre, con ritrovo alle ore 13.30 a Campo Marzio, passerà a Vicenza la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Una tappa importante, che ha il significato di dare appoggio e visibilita' mondiale alla opposizione nonviolenta che molte organizzazioni e gran parte della popolazione della citta' stanno praticando da anni nei confronti del progetto di militarizzazione della città.

Il 2 ottobre scorso, Giornata Internazionale della Nonviolenza in onore della nascita di colui che intravide la potenza dell'azione nonviolenta, Mahatma Gandhi, da Wellington (Nuova Zelanda) è partita la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Un 'iniziativa promossa dall'Organizzazione Internazionale Mondo senza Guerre, che in due anni di lavoro ha assunto i connotati di un progetto di portata planetaria trovando sostegno e adesione tra capi di Stato e di Governo, Premi Nobel, ong e associazioni di volontari, personaggi del mondo della cultura, dell'arte, dello sport e tanta gente comune. Da quel momento il mondo è il meraviglioso teatro di migliaia di incontri, dibattiti, feste, eventi interculturali, interreligiosi, interrazziali. Una delegazione internazionale sta percorrendo 160.000 km in 93 giorni, sta attraversando 6 continenti facendosi ambasciatrice di pace in più di 90 Paesi dove incontrerà centinaia di migliaia di persone pronte ad accoglierla e a marciare con lei. Al 10° Summit Mondial dei Nobel per la Pace in programma a Berlino dal 9 all'11 novembre, la delegazione della Marcia Mondiale riceverà in eredità dai Premi Nobel la Carta per un Mondo Nonviolento.

Il messaggio di Pace di cui la Marcia Mondiale si fa portavoce è chiaro e declinato su piani diversi. In prima battuta si propone di rispondere alle istanze più urgenti per il disarmo mondiale, la non proliferazione delle armi nucleari e la riduzione drastica di quelle convenzionali, l'adesione non solo formale di tutti i Paesi ad un patto di non aggressione, l'impegno di tutti i governi nella risoluzione di ogni conflitto unicamente per via diplomatica, il ritiro delle truppe di invasione da qualsiasi territorio occupato. Ma questo messaggio va tradotto e concepito anche su un piano umano molto più quotidiano. Pace e nonviolenza sono concetti che nell'ottica della Marcia Mondiale abbracciano la tolleranza, l'accoglienza e la disponibilità nei confronti di coloro che vivono una condizione di conflitto, carestia, mancanza d'acqua potabile. Concetti che invitano alla riflessione, alla comprensione, all'allargamento delle maglie di una società, quella dei Paesi cosiddetti sviluppati, che per quanto in difficoltà, è stata da sempre ed è privilegiata. Invita a riflettere sul fatto che molti di questi privilegi ci sono concessi sulla base del sacrificio di un altro uomo che all'altro capo della terra vive in condizioni disumane.

La nonviolenza è anche impegno contro ogni tipo di discriminazione e per questo la Marcia Mondiale è aperta alla partecipazione di chiunque sia disposto a schierarsi in favore della cessazione dei conflitti e della violenza nel mondo. Questo atteggiamento di apertura è proprio ciò che maggiormente differenzia questa marcia da tante altre e le conferisce un aspetto tremendamente rivoluzionario: è uscire dalla logica della dialettica, della ricerca delle distinzioni, per creare una grande corrente multiforme che punti in una stessa direzione, che lasci a chiunque lo spazio di partecipare e di farlo con la propria identità e la propria storia. Poco importa da dove viene chi aderisce alla Marcia Mondiale; ciò che importa è verso dove va. Poco importa il passato, quando il futuro di tutti è messo a repentaglio dalla folle proliferazione nucleare e dall'aumento vertiginoso della violenza in tutti i campi. Chi comprende l'urgenza di creare una coscienza nonviolenta in questo pianeta, chi aspira davvero a cambiare la rotta distruttiva su cui siamo incamminati, non baderà alle differenze, non affermerà il diritto a stabilire chi sono i più puri, chi sono i più degni. Rifiuterà lo spirito inquisitorio, che fa sospettare delle intenzioni di chi marcia al proprio fianco, magari in una forma diversa dalla propria, magari mosso da motivi diversi dai propri ma in ogni caso lì, schierato ad affermare che la gente di questo pianeta vuole la pace e vuole vivere senza violenza.

Per questo la Marcia è fatta di uomini e donne che vogliono vedere il mondo a colori e concepiscono la diversità come fonte di ricchezza. Queste donne e questi uomini hanno deciso di percorrere concretamente, non solo simbolicamente, le strade del mondo per affermare la dignità di ogni essere umano, principio ignorato di un documento che si chiama Carta dei Diritti Fondamentali dell'Uomo e che in 61 anni di storia non ha ancora trovato un'applicazione neanche adeguata al grado di civiltà di cui andiamo tanto fieri. La pace e la nonviolenza sono uno stile di vita, vanno cercate e conquistate nella quotidianità.

Emanuela Fumagalli - Coordinamento nazionale Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
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