sabato 29 novembre 2008

Lettera al PRESIDENTE ELETTO BARACK OBAMA

24 Novembre 2008

Gentile Signor Presidente eletto degli Stati Uniti d'America

In primo luogo, la preghiamo di accettare le nostre più sentite congratulazioni per la sua elezione, che rappresenta una fonte di ispirazione per la gente di tutto il mondo. Vogliamo anche congratularci con Lei per l’integrità e l'abilità con cui ha portato avanti la sua campagna.

La reazione di fronte al risultato elettorale sia a New York, dove la gente si è riversata nelle strade per festeggiare, che a Nairobi e in tutti i punti del pianeta, rispecchia il desiderio di superare le tragedie storiche e le speranze più profonde dei popoli di ogni nazione e colore, perché cambi la forma di governare degli Stati Uniti e la loro relazione col mondo.

Questi sono momenti di grandi cambiamenti, di grandi pericoli e di grandi opportunità. Come umanisti vogliamo sottolineare soprattutto il grave pericolo di guerra nucleare che minaccia il mondo, un pericolo maggiore perfino dei momenti più difficili della Guerra Fredda.

Per questi motivi le rivolgiamo un appello affinché usi il potere della sua nuova carica, il mandato che ha ricevuto dai cittadini del suo paese e l'appoggio della gente di tutto il mondo, per dare un segnale decisivo che modifichi la direzione della politica estera degli Stati Uniti.

A nostro parere le priorità per questo segnale sono: il ritiro delle truppe statunitensi da tutti i territori occupati, compresi l'Iraq e l'Afganistan e un’iniziativa chiara ed immediata per avanzare verso il disarmo nucleare globale in forma progressiva e proporzionale.

La esortiamo a mettere in pratica immediatamente queste proposte, per inviare un segnale chiaro al mondo e diminuire le tensioni internazionali.

Crediamo che il ventaglio di opportunità per queste misure sia molto ristretto: poche settimane, certo non mesi.

Se lei continuerà a mostrare il coraggio e la visione evidenziati nella sua campagna, tracciando un percorso chiaro per il ritiro delle truppe e il disarmo, siamo sicuri che la gente in ogni parte del mondo l’appoggerà con forza.

Se Lei invece vacillerà, si perderà un’opportunità, senza la possibilità di recuperarla.

Sappiamo che Lei non governerà da solo e che subirà grandi pressioni da parte di potenti interessi per continuare nella direzione di militarizzazione che già ha prodotto risultati disastrosi.

Crediamo anche che Lei abbia la forza e la capacità per forgiare una nuova direzione per l'umanità, in questo particolare momento storico di grandi cambiamenti per tutti noi che viviamo in questo piccolo pianeta.

Lei può cambiare la direzione degli eventi.

E' urgente e necessario salvare il pianeta dalla catastrofe nucleare; per questo può contare sull'appoggio degli umanisti di tutto il mondo.

Vogliamo anche informarla riguardo alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Promossa da “Mondo senza Guerre” e appoggiata da numerose organizzazioni e personalità impegnate a favore della pace mondiale, la marcia comincerà a Wellington, Nuova Zelanda, il 2 ottobre 2009, giornata Internazionale della Nonviolenza, attraverserà 90 paesi e 6 continenti nell'arco di tre mesi e si concluderà in Argentina il 2 gennaio 2010.

Sarà un’attività aperta ed includente, che promuoverà iniziative creative e molteplici (marce , concerti, manifestazioni, festival, coinvolgimento dei mass-media, conferenze, seminari, incontri con governi ecc.). con l'obiettivo di generare una coscienza a livello globale della necessità urgente del disarmo nucleare.

Presidente Obama, La invitiamo ad aderire alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e Le inviamo i nostri migliori saluti ed auguri

Chris Wells - Portavoce del Nuovo Umanesimo per il Nord-America

Tomas Hirsch - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'America Latina

Giorgio Schultze - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Europa

Sudhir Gandotra - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Asia e il Pacifico

Ivan Andrade - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Africa

Il Premio Minerva 2008 a Viktória Mohácsi, per il suo impegno a tutela del popolo Rom perseguitato


Lunedì 1 Dicembre, alle ore 20.30, la Galleria Doria Pamphili di Roma ospiterà la diciannovesima Edizione del Premio Minerva. Il Premio Minerva si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Pari Opportunità, Provincia di Roma, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura Comune di Roma e CNR. Fondato nel 1983 da Annamaria Mammoliti, direttrice dell'omonima rivista, il Premio è un riconoscimento istituito nel 1983 ed assegnato a Donne che operano nei campi del "Sapere" e rappresentano esemplari modelli femminili per le capacità professionali e la positività di cui sono portatrici, valorizzando il proprio patrimonio di umanità, conoscenza, tolleranza e laboriosità. Il premio consiste in una spilla in oro e pietre preziose raffiguranti la testa di Minerva disegnata per il Premio dal Maestro Renato Guttuso. Il Premio Minerva 2008 sarà assegnato a Inge Feltrinelli, Melania De Nichilo Rizzoli, Margherita Parrilla e - per la politica dei Diritti Umani - a Viktória Mohácsi. Il riconoscimento all'europarlamentare di etnia Rom è particolarmente significativo ed attesta le tappe fondamentali che Viktória Mohácsi ha conseguito, con il suo impegno politico e umanitario, verso il riconoscimento dei diritti del popolo Rom nell'Unione europea, in un periodo difficile, in cui i germi del razzismo, della xenofobia e dell'antiziganismo - che sono particolarmente virulenti proprio in Italia - producono effetti devastanti. Il prestigioso riconoscimento internazionale è andato, negli anni scorsi, a donne che hano fornito un contribulto fondamentale al genio e allo spirito umanitario del continente europeo e del mondo intero, da Simone Veil a Gisele Halimi; da Elsa Morante a Margherita Hack; da Ursula Hirschmann Spinelli ad Agnese Borsellino e Maria Falcone; da Lucia Bosè a Tullia Zevi. Roberto Malini

Foto Steed Gamero - Gruppo EveryOne



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venerdì 28 novembre 2008

Sindaci cechi contrari alla base radar scrivono a Obama



21/11/2008

La preghiamo di accettare le nostre congratulazioni per la sua vittoria nelle elezioni presidenziali
degli Stati Uniti.

Le rivolgiamo questo appello perché siamo preoccupati per la salvaguardia del processo democratico in Repubblica Ceca e per la sicurezza della Comunità Europea.

Come lei sa, il governo Bush e quello ceco si sono accordati per installare in territorio ceco una base militare radar, come parte dell‘US National Missile Defense system.

Nonostante i due terzi dei cittadini cechi si oppongano a questo progetto, il governo ha firmato un accordo con gli Stati Uniti, che tra breve dovrà essere ratificato dal Parlamento. I parlamentari attuali sono stati eletti prima che avvenisse una discussione pubblica su questo progetto e il coinvolgimento della Repubblica Ceca nel sistema NMD non faceva parte del loro programma elettorale.

Il piano di installare parti di questo sistema nel cuore dell’Europa sta causando tensioni tra gli Stati Uniti, la Russia e l’Unione Europea e porterà a una nuova corsa agli armamenti. Temiamo
che, grazie a questo sistema avanzato, l’Europa diventi il principale campo di battaglia di un potenziale conflitto internazionale e che a causa della presenza della base radar la Repubblica Ceca diventi il bersaglio di un primo attacco. La questione è resa ancora più delicata dal fatto che,
dopo la caduta del comunismo nel 1989, il popolo ceco ha giurato che nessun esercito straniero sarebbe mai più stato presente sul suo territorio.

Le chiediamo di rivedere l’atteggiamento del governo degli Stati Uniti nei confronti dell’installazione di elementi del sistema NMD in Europa e di porre fine a questo progetto pericoloso. Speriamo che il cambiamento simboleggiato in modo tanto forte dalla sua vittoria diventi realtà, che la nuova leadership americana possa spingerci tutti nella direzione di
un mondo senza guerre e senza violenza e che la tendenza verso la corsa agli armamenti e all’aggressione militare venga sostituita da investimenti nei campi che contribuiscono ad un vero
sviluppo umano.

Le chiediamo, come presidente di un paese che ha a lungo simboleggiato la democrazia, di rispettare la volontà dei cittadini cechi, privati dei diritti democratici dal loro governo.

Distinti saluti

Jan Tamás, portavoce del movimento nonviolento contro le basi
Dana Feminová, portavoce di Europe for Peace
Lega dei Sindaci contro il radar:
Jan Neoral, sindaco di Trokavec
Josef Řihák, sindaco di Příbram
Jitka Říhová, sindaco di Láz
Josef Hála, sindaco di Jince
Josef Vondrášek, sindaco di Rožmitál pod Třemšínem
Václav Hudec, sindaco di Štítov
Miroslav Leitermann, sindaco di Nepomuk
Ladislav Turek, sindaco di Bohutín
Josef Karas, sindaco di Obecnice
Stanislav Sláma, sindaco di Drahlín
Josef  Škvára, sindaco di Sádek
Jan Kohout, sindaco di Křešín
Jiří Prokeš, sindaco di Hluboš
Radek Walter, sindaco di Tochovice
Václav Koubík, sindaco di Hůrky
Lubomír Fiala , sindaco di Vísky
Libor Štorkán, sindaco di Felbabka
Josef Hrubý, sindaco di Zaječov
Jiří Chvojka, sindaco di Chaloupky
Ladislav Stelšovský, sindaco di Podluhy
Bohumír Vítek, sindaco di Volenice
Karel Daniel, sindaco di Vševidy
Karel Dražan, sindaco di Bezděkov
Daniel Synek, sindaco di Sedlice
Pavel Hutr, sindaco di Věšín
Tomáš Čížek, sindaco di Chrást
Karel Palivec, sindaco di Předmíř
Stanislav Kramosil, sindaco di Hvožďany
Zdeněk Vrbka, sindaco di Bratkovice
Miloslav Suchý, sindaco di Skořice
Josef Stehlík, sindaco di Vranovice

In appoggio:
Giulietto Chiesa - europarlamentare
Anna Curdova – deputata del Parlamento ceco

"Giovedì nero" - ratifica del progetto dello scudo in Repubblica Ceca

Comunicato stampa del Movimento nonviolento contro la base radar degli
Stati Uniti in Repubblica Ceca

Il Senato segna un "Giovedì nero" nella storia ceca

Praga, 27.11.2008

Il Senato ceco oggi ha ratificato i due trattati per la base radar
firmati in luglio dal primo ministro ceco Miroslav Topolánek e dal
segretario di stato americano Condoleezza Rice. Così facendo si è
schierato apertamente contro la volontà della maggioranza dei cechi: i
sondaggi degli ultimi due anni dimostrano infatti che due terzi della
popolazione si oppongono a questo progetto.

"Dal punto di vista della democrazia nel nostro paese questo è un enorme
passo indietro. Il Senato, controllato dal governo, ha mostrato con
chiarezza di non curarsi del volere del popolo ceco e questo è
inaccettabile" ha dichiarato oggi Jan Tamas, portavoce del Movimento
nonviolento. "Credo che questo giorno sarà ricordato come il "Giovedì
nero" nella storia del nostro paese."

Sebbene il Senato abbia ratificato i due controversi trattati, la
decisione non è definitiva, giacché la battaglia politica principale
avverrà nella camera bassa del Parlamento. Martedì il governo aveva
cercato di inserire questo punto all'ordine del giorno, ma non era
riuscito ad avere i numeri per approvarlo e la sessione si era conclusa
in anticipo.

Gli attivisti del Movimento nonviolento stanno preparando altre proteste
durante il semestre di presidenza ceca dell'Unione Europea a partire dal
gennaio 2009. Si sta organizzando una grande manifestazione a Bruxelles
per il 24 febbraio 2009, quando quaranta membri della "Lega dei sindaci
contro il radar" parteciperanno ad un incontro nel Parlamento Europeo.

Altre attività sono previste lunedì mattina, quando il governo terrà la
sua riunione settimanale.

giovedì 27 novembre 2008

Come arrangiarsi con i tagli all'università

Adotta uno studente universitario a distanza!

Accade oggi! Da Campagna "Un futuro senza atomiche"

Da Campagna "Un futuro senza atomiche" link: http://www.unfuturosenzatomiche.org/articolo.php?id=103&sotto=dalla%20campagna

Il coordinamento della Campagna segnala che il 27 novembre si terrà alla
Camera dei Deputati un incontro al quale saranno invitati Deputati e Senatori.

1. "Un futuro senza atomiche" invita i Parlamentari ad un incontro alla
Camera dei Deputati il 27 novembre
La Campagna "Un futuro senza atomiche" è lieta di invitarLa ad un incontro
per approfondire alcune tematiche relative al disarmo nucleare, a cui tutti gli
Stati firmatari del Trattato di Non Proliferazione si sono impegnati in base
all'articolo VI di quel trattato. L'Italia ha ratificato il Trattato nel 1975.

Saranno presenti i Presidenti e portavoce di alcuni dei Promotori della
Campagna.

I temi all'Ordine del giorno:
1. Proposta di legge d'iniziativa popolare
Dal 22 maggio, la proposta di legge n. 4 per un'Italia "libera da armi
nucleari" è stata assegnata alla Commissione Esteri della Camera.

2. PNND - Parliamentarians' Network for Nuclear Disarmament
Costituire una rappresentanza nel Parlamento italiano di questa importante
rete internazionale.

3. UIP - Unione Inter Parlamentare
Promuovere una rappresentanza di Parlamentari italiani nel gruppo di lavoro
sul disarmo nucleare, coordinato dai membri del PNND.

4. Lettera aperta "Per un mondo senza armi nucleari"
degli ex ministri Massimo D'Alema, Gianfranco Fini, Arturo Parisi, Giorgio La
Malfa, pubblicata sul Corriere della Sera il 24 luglio scorso e la replica dei
Promotori della Campagna "Un futuro senza atomiche".

5. "Protocollo di Hiroshima e Nagasaki"
La Campagna "2020 Vision", presieduta dal Sindaco di Hiroshima, ha lanciato
un ambizioso progetto teso a costruire un percorso globale nel Decennio del
Disarmo, dichiarato dall'ONU per il periodo 2010-2020. Oltre a sindaci ed altri
eletti nelle amministrazioni locali, è importante che questo Protocollo venga
assunto da parlamentari di tutto il mondo. In Belgio, ad esempio, alcuni
parlamentari stanno già lavorando per organizzare un dibattito in aula
sull'adesione al Protocollo.

Appello dei pediatri italiani: i bambini clandestini vanno curati gratuitamente!

questo indirizzo è in rete l'appello dei pediatri italiani perché si rispetti il diritto di tutti
bambini, anche quelli "clandestini", a essere curati gratuitamente e senza conseguenze (denuncia di clandestinità).

Se volete, per favore firmate e fate girare.

Manifestazione contro la riforma della scuola - Milano sabato 29/11


lunedì 24 novembre 2008

Milano. Un graffito di Alfred Breitman in piazza Duomo per protestare contro la persecuzione dei Rom

Da Indymedia Lombardia: http://lombardia.indymedia.org/?q=node/11028

Milano. Un graffito di Alfred Breitman per denunciare la persecuzione del popolo Rom
Milano, 18 novembre 2008. Un grande graffito raffigurante la Ruota Rossa, simbolo del popolo Rom, è apparso a Milano, proprio sulla pavimentazione di piazza Duomo. Sotto il disegno - un cerchio rosso rubino con 16 raggi - la scritta "Interrompete la persecuzione dei Rom". L'opera di denuncia civile è stata realizzata dall'artista Alfred Breitman, che è rimasto per oltre mezz'ora, in pieno giorno, a spiegarne i contenuti a un capannello di cittadini milanesi. Quando sono intervenuti sul posto alcuni agenti di Polizia Municipale, Breitman ha detto loro che il lavoro gli era stato commissionato dal Circolo culturale "Goffredo Bezzecchi". Non era la verità, ma l'artista ha inteso rendere omaggio a Goffredo Bezzecchi, Rom di 69 anni che vive a Milano ed è l'ultimo testimone della persecuzione nazifascista degli "zingari" lombardi. Gli agenti hano creduto ala spiegazione offerta da Breitman e si sono fermati a porre domande all'artista, che ha tenuto anche a loro beneficio una breve lezione sul Samudaripen, lo sterminio nazista del popolo Rom e sulle similitudine fra quel crimine contro l'umanità e l'attuale persecuzione che Milano e l'Italia perpetrano sempre contro il popolo "nomade". La performance di Breitman costituisce la prima azione del Gruppo Watching The Sky, per denunciare con gli strumenti dell'arte sociale e dell'arte di strada la più odiosa forma di razzismo del nostro tempo. Alfred Breitmen ha abbandonato il luogo della performance fra gli applausi di decine di cittadini, ivi compresi i vigili urbani. L'opera d'arte, realizzata con colori naturali, è stata parzialmente cancellata già nel pomeriggio.

sabato 22 novembre 2008

Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza - lancio ufficiale

Sabato 15 novembre 2008 dal Parco del Messaggio di Silo di Punta de Vacas c'è stato il lancio ufficiale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Qui sotto un breve video che illustra la cerimonia.

giovedì 20 novembre 2008

martedì 18 novembre 2008

Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza - video di presentazione

Splendido video di presentazione della Marcia Mondiale (in spagnolo)

Marcia Mondiale - Interviste di quartiere

Alcune persone intervistate a Cinisello B. e Niguarda in occasione della presentazione a Milano della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che partirà il 2 ottobre 2009 dalla Nuova Zelanda e terminerà il 2 gennaio 2010 a Punta de Vacas (Argentina). Il video contiene anche alcune citazioni poetiche e ispirate sulla MM.


Discorso di Rafael de la Rubia al Forum Umanista Europeo

Amici, terrò una breve introduzione sulla "Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza". 

Ma prima di tutto vorrei ringraziare gli organizzatori per aver posto all’inizio di questo Forum la prima presentazione pubblica in Europa della Marcia Mondiale. Tra poco, seguiranno altre presentazioni in Sudamerica, a Buenos Aires, in Africa, a Nairobi. Il lancio ufficiale, tra un mese, si realizzerà a Punta de Vacas, ai piedi del monte Aconcagua. 

Come, e perchè, una Marcia Mondiale?...Vi presenterò qui solo alcune delle numerose ragioni. 

Perchè a molti di noi non piace ciò che sta succedendo. La crisi profonda in cui ci troviamo avrà gravi conseguenze, tra cui l'aumento di carestie nel mondo, anche se il problema della fame si potrebbe risolvere con solo il 10% di quanto si spende per le armi. 

Cosa si potrebbe fare destinando il 50% a migliorare la vita della gente, invece di destinarlo alla distruzione e al beneficio di pochi? 

Perchè tutto il mondo sa già che i conflitti e la violenza ci portano in un vicolo cieco, verso l’autodistruzione, in un abisso profondo. 

Perchè dobbiamo rispondere ai problemi globali al loro stesso livello, vale a dire mondialmente. 

Perché noi che vogliamo la Pace siamo la maggioranza. La maggioranza assoluta. E, se siamo in una democrazia, come mai questa volontà non viene rispettata? 

Perchè in questa aspirazione ci accompagna la forza delle voci di tante generazioni che ci hanno preceduto e che hanno subito le conseguenze delle guerre. 

Forse perchè non c'è niente che unisca tutte le iniziative in favore della pace e della nonviolenza, che finiscono per disperdersi e diluirsi… 

E' arrivato il momento di far sentire la voce di chi non ha voce! Vogliamo che migliaia, milioni di esseri umani si esprimano. 

Questo possiamo ottenerlo unendo tutti i settori sociali attraverso questa Marcia Mondiale. 

Per alcuni questa Marcia Mondiale è un delirio. Ad altri genera molto entusiasmo. Alla grande maggior parte sembra interessante, persino necessaria... ma irrealizzabile. Cosicché il nostro primo lavoro è stato quello di vedere se era possibile farla. 

Ci abbiamo impiegato un anno a studiare la sua fattibilità. Nel giugno scorso, abbiamo deciso che si poteva fare e l’abbiamo messa in moto. Oggi, tre mesi più tardi, facciamo una prima valutazione. Qui la presenteremo in modo sintetico, per il poco tempo a disposizione e per non annoiarvi. 

Non mi dilungherò con i dettagli di questa marcia, che durerà 93 giorni. Vi racconterò le iniziative che si stanno sviluppando per appoggiare questa azione. 

Sono iniziative nate alla base, molte delle quali hanno un carattere innovativo. Iniziative con originalità, immaginazione, accompagnate da un tono ludico e festoso. Approfitto per ricordare che questa marcia non è diretta contro nessuno, è una azione che prova ad aprire nuove strade... 

Vi darò alcuni “flashes” poiché citare tutto sarebbe troppo lungo. 

Sono molte le attività nei centri educativi: marce, simboli della pace viventi e l'inserimento dei temi della pace e della nonviolenza nei corsi accademici. A Malaga, in Spagna, 800 scuole. In un comune in Cile, in 52 scuole, stanno adattando i programmi per studiare la geografia, la fauna, la flora, i minerali, le culture dei paesi attraverso cui passerà la Marcia Mondiale. 

Ci sono Università che hanno aderito. In Spagna stanno presentando la Marcia Mondiale alla Conferenza dei Rettori di tutte le Università spagnole (CRUE). 

Si stanno organizzando marce mensili con bande musicali, fino a fare una grande marcia con tutte le bande musicali della città. 

Stanno aderendo categorie intere di sportivi: corridori, maratoneti e ciclisti, su diversi percorsi, di cui alcuni internazionali. 

Ci saranno marce particolari: in Sardegna si attraverseranno tutti i paesini dell'isola e in Russia marceranno a piedi per le città in cui vissero e scrissero Tolstoj e Dostoevskij. 

La Marcia Mondiale può aiutare nei casi di frontiere conflittuali o chiuse, come quelle tra Algeria e Marocco, Israele e Palestina, India e Pakistan, le due Coree, Messico e Stati Uniti, per fare alcuni esempi. 

Molti sindaci stanno offrendo alla Marcia Mondiale alloggio, cibo e trasporti. In alcuni casi anche una grande quantità di persone. 

E’ confermato che i membri della Marcia Mondiale saranno ricevuti da un capo di governo di un paese. 

Abbiamo adesioni di personaggi importanti. Circa 100 personalità di tutto il mondo hanno fatto esplicito il loro appoggio (premi Nobel, scienziati, intellettuali, europarlamentari, artisti e sportivi). 

Hanno aderito circa 200 organizzazioni di tutto il mondo. In alcuni paesi, Amnesty International, la Croce Rossa Internazionale, associazioni per i diritti umani. Altre organizzazioni, come il Movimento dei Senza Terra del Brasile e organizzazioni contadine dell’America Centrale e dell’India hanno mostrato interesse per la Marcia. 

Stiamo lavorando all’interno di diverse reti di sindaci, parlamentari e Università. 

Per la Marcia si stanno mobilitando anche rappers, graffitari, motociclisti, orchestre di musica classica, compagnie di balletto e di teatro. Paracadutisti russi vogliono formare in aria il simbolo della pace. Gruppi di pescatori vogliono organizzare una marcia via mare, con le barche, per attraversare lo stretto di Gibilterra. In Cile, e in altri luoghi, vogliono organizzare un “raid” con centinaia di aerei biposto che accompagnino la marcia. Si farà anche con palloni aerostatici. 

Sono in progetto tre mega-concerti: Praga, Dakar e Santiago, dove già è stato riservato il parco O'Higgins (80.000 persone). Sono numerosi i progetti di concerti in altre città. 

La Marcia ha un asse centrale che va dalla Nuova Zelanda all'Argentina. Ma sono già sorte numerose altre rotte convergenti. La somma in chilometri sarà maggiore di quella dello stesso asse centrale. 

Nell’immagine che avevamo a giugno la Marcia avrebbe percorso 40 paesi. Oggi stiamo arrivando a 90. 

Qualche giorno fa, il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, ad un anno dall'inizio della Marcia si sono realizzati eventi in un centinaio di città in 50 paesi. 

Tutto ciò è successo in appena tre mesi. 

Amici, come avete visto, questa è una marcia viva che si sta costruendo. 

La realizzazione e il risultato della Marcia Mondiale dipendono da ciò che ognuno di noi farà in questo anno che ci rimane. Queste azioni individuali, come piccole gocce di acqua, si stanno unendo e convergendo per arrivare a trasformarsi in quel grande e pieno fiume che avanza soave, ma inarrestabile, verso il suo destino. 

Da noi dipende che questa Marcia diventi qualcosa di molto importante. La necessità è imperiosa, la gente è ricettiva, le condizioni non potrebbero migliori. 

E' la grande opportunità di trasformarci in una grande forza. Non la forza dell'imposizione, non la forza della durezza, non la forza prepotente. Ma la forza soave, la forza della coerenza, la forza della necessità, la forza del Profondo. 

Questa prima Marcia Mondiale è la risposta nonviolenta, che l’essere umano dà a livello planetario, in rifiuto di un mondo violento, ingiusto e spietato, in cui cercheremo di aprire nuovi orizzonti di pace e convivenza per l'umanità. 

Vorrei concludere condividendo con voi una frase che mi ha molto colpito. Me l’ha scritta un leader pacifista di Gerusalemme. Ha detto:" Ho trasmesso l’idea della Marcia Mondiale ad alcuni membri del mio staff e ai leader della comunità. Tutti sono molto entusiasti, e vedono questa marcia come un’opportunità eccellente di fare quella che sarà la più grande dichiarazione nella storia per promuovere la pace "... 

Non so se arriveremo a ciò che auspica il nostro amico. Però, se con questa Marcia potremo contribuire a "creare coscienza" sulla Pace e sulla Nonviolenza, il nostro obiettivo sarà raggiunto. 

Grazie mille.

Petizione contro lo sfratto dei Rom di Gaggiano, che causerebe una tragedia umanitaria

A: Comune di Gaggiano; Prefettura di Gaggiano; Ministero degli
Interni; Parlamento Europeo; Commissione Europea; Corte Europea dei
Diritti Umani; CERD - United Nations A cura del Nucleo PRC di Gaggiano
e del Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Gaggiano, 5 novembre 2008. Il Nucleo PRC di Gaggiano e il Gruppo
EveryOne invitano gli antirazzisti e tutte le persone che credono nel
valore dei diritti umani a sollevare un coro di voci indignate nei
confronti delle autorità del comune di Gaggiano (Milano), affinché
recedano dal loro progetto di sfrattare le famiglie Rom che vivono
nella frazione di San Vito. Qualche giorno fa infatti il Comune di
Gaggiano ha comunicato lo sfratto ai nuclei familiari della piccola
comunità Rom, che vivono lì da più di dieci anni. Il gruppo è composto
da circa 20 persone di cui almeno 10 minorenni. I bambini frequentano
le scuole ed il loro futuro è adesso del tutto incerto. La zona
abitata dai sanvitesi d'adozione (molti dei quali con cittadinanza
italiana) è adibita ad orti ed i terreni sono, o sarebbe meglio dire
erano, di loro proprietà. Sì, perché per risolvere il problema della
loro presenza il sindaco Miracoli, del PD, non ha pensato a nulla di
meglio che privarli delle loro modeste proprietà. I vigili urbani
hanno infatti denunciato le costruzioni abusive fatte sorgere sui
terreni e l'amministrazione comunale ha deciso di procedere
all'acquisizione degli stessi. Di fatto, in realtà, i Rom di San Vito
avrebbero acquisito il diritto alla proprietà o quantomeno
all'usufrutto vitalizio di terreni e abitazioni, mai messo in
discussione quando il tempo dell'odio razziale non aveva ancora
iniziato a scorrere in Italia. Adesso però, sull'onda della vox
populi, istigata all'intolleranza da politici e media razzisti, nessun
diritto è più riconosciuto alle famiglie che hanno la sfortuna di
appartenere all'etnia più sgradita e vessata: i Rom, la nuova "black
people", i nuovi ebrei. Ora che i terreni sono di proprietà del Comune
è arrivata l'ingiunzione di sfratto ed arriverà la conseguente
demolizione. Nessuna delle costruzioni è in muratura, sono tutti
chalet di legno senza acqua corrente e luce. Da quando queste famiglie
si sono trasferite a Gaggiano nulla è stato fatto per assicurare un
miglioramento delle loro condizioni di vita. "Qui il Comune ci ha
sempre trattato male", ci ha raccontato uno di loro. "In altri comuni
ci sono campi pubblici attrezzati, qui dove il terreno è nostro, non
ci hanno neanche permesso di avere la corrente elettrica.
Mia moglie deve lavare tutto a mano. Provateci voi d'estate con tanti
bambini!". Un lungo periodo di segregazione e discriminazione, che le
Istituzioni locali avrebbero il dovere di risarcire, riconoscendo alle
famiglie la permanenza in loco, attuando piani di assistenza sociale,
fornendo servizi igienici, acqua e luce, attivando programmi seri di
desegregazione e - per la citadinanza - progetti di educazione
all'antirazzismo. Il Nucleo PRC locale si chiede - e chiederà alla
giunta - cosa ne sarà ora dei minori che avevano già intrapreso un
percorso scolastico a Gaggiano e che dovranno lasciare le case nei
quali sono nati e gli amici che si sono fatti. "Io me ne sarei andato
anni fa, per come ci ha trattato l'Amministrazione di Gaggiano" ci ha
raccontato un capofamiglia "ma ogni volta i miei figli piangevano
perché sono nati qui e conoscono solo questo paese. Per il loro bene
sarei anche disposto a trasferirmi qui per sempre, se solo le
istituzioni ci aiutassero...". L'aiuto invece non è arrivato mai. I
bambini hanno iniziato a frequentare le scuole solo grazie alla buona
volontà di alcune maestre che ora si stanno mobilitando nel tentativo
di fermare l'amministrazione comunale e di dare loro un'opportunità. È
emblematico come l'unica presenza istituzionale che gli abitanti del
campo conoscono è il Comandante dei vigili urbani. Ci si domanda cosa
abbiano fatto i Servizi sociali di Gaggiano in questi anni? Se il
risultato è quello di permettere l'abbattimento di alcune baracche
utilizzate da due giovani coppie con neonati a carico e uno in arrivo
(come avvenuto nel luglio scorso), sembra non molto. Il Nucleo PRC di
Gaggiano e il Gruppo EveryOne chiedono alle Istituzioni di ottemperare
agli obblighi di assistenza e inclusione, secondo quanto previsto
dalla Costituzione, dalla Direttive europee e dalle normative
internazionali sui diritti umani. E' un'emergenza umanitaria cui
devono rispondere tutti coloro che hanno un minimo di autorità e
competenza, a partire dall'Assistente Sociale Cigognini del comune di
Gaggiano affinché, anche se molto tardivamente, si faccia promotrice
nei confronti dell'Assessore ai Servizi sociali Perfetti di un'istanza
per dare una possibilità a questi bambini.
Ancora una volta i più deboli vengono maltrattati ed emarginati da chi
(una Giunta che comprende anche esponenti del PD, insieme ad altri di
Forza Italia ed UDC) ci si aspetterebbe potrebbe aiutarli.

È paradossale poi come venga usata come scusa l'abuso edilizio,
proprio in un comune che sta svendendo il territorio come sta facendo
Gaggiano da alcuni anni. Si mettono a cacciare i Rom per quattro
baracche quando stanno costruendo migliaia di metri cubi di nuove
costruzione e palazzi alti 7 piani, anche in barba al regolamento
edilizio.

Il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne faranno il possibile per fermare
questo vero e proprio atto di prevaricazione, cercando di contrastare
l'
ottusità di un'amministrazione che non ha fatto nulla per migliorare
la vita di queste persone in dieci anni ed ora, in chiave puramente
elettorale (si voterà infatti alle prossime amministrative di aprile)
cerca di scavalcare le politiche razziste della destra... da destra.
In particolare, questa nuova violazione dei diritti di una minoranza
che in una democrazia, in un Paese civile dovrebbe essere protetta e
agevolata nei processi di inclusione, sarà sottoposta all'attenzione
della Commissione europea e degli organismi internazionali che
tutelano i diritti dei popoli.

Prefigurandosi, nel caso di uno sgombero senza alternative di
alloggio, una tragedia umanitaria, il Nucleo PRC e il Gruppo EveryOne
si accingono a redarre una denuncia per gravi abusi contro il popolo
Rom da presentare alla Corte Europea per i Diritti Umani e alla Corte
Penale Internazionale de L'Aja. C'è bisogno però della mobilitazione
di tutti coloro che credono ancora in una società che accoglie i più
deboli e che considera la solidarietà, l'accoglienza e lo scambio
culturale una scelta di civiltà che porta arricchimento.

Nucleo PRC di Gaggiano - Gruppo EveryOne

Firmare la petizione al link: http://www.petitiononline.com/gagrom/

Per ulteriori informazioni e contatti
PRC: w_nicoli@yahoo.it - 3492664424 (Elise)

Gruppo EveryOne: www.everyonegroup.com :: info@everyonegroup.com
334 8429527 - 331 3585406

venerdì 14 novembre 2008

IL CONSIGLIO COMUNALE DI ROZZANO APPROVA LA MOZIONE: "UNO SCUDO SPAZIALE IN EUROPA MINACCIA LA PACE E AUMENTA LE TENSIONI”

Rozzano, 14 novembre 2008

Il Consiglio Comunale di Rozzano approva l'ordine del giorno per dire
no alla costruzione dello scudo spaziale antimissilistico. La mozione
richiesta a luglio 08 dall'Associazione Umanista Diversa-Mente, attiva
all'interno della Campagna "L'Europa dice no allo Scudo Spaziale", è
stata presentata in Consiglio Comunale dai Capigruppo di Maggioranza
di centro- sinistra (Busnari, Masini, Eriano e Conti), ma firmata
anche dal capogruppo di Sd, Calembo e dell'Assessore alla Pace,
Stefano Apuzzo.
Presentando e illustrando la mozione, l'Assessore ambientalista Apuzzo
ha ricordato: "Quella di Rozzano, del nostro Consiglio comunale, è una
piccola voce, ma sono tante, singole, voci che fanno un urlo. Molte
grandi città di diversi Paesi si sono già espresse contro lo scudo
spaziale nel cuore dell'Europa, nella Repubblica Ceca".
Secondo il Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale, Marco Masini si
tratta di "Uno sciagurato progetto di spreco di denaro e di riarmo che
era stato condiviso dal Governo Prodi e che ha visto l'entusiastica
adesione del governo Berlusconi, quindi una "Cantonata Bipartisan" .
Nel proprio intervento l'assessore Stefano Apuzzo denuncia inoltre
che:
Ogni anno nel mondo sono prodotti 16 miliardi di munizioni.
Nel mondo c'è un'arma ogni 10 persone
Ogni anno più di mezzo milione di bambini, donne, uomini sono uccisi
dalla violenza armata: una persona al minuto
Come umanisti vogliamo denunciare che lo scudo spaziale è un'arma di
offesa e uno strumento per il dominio globale attraverso la
militarizzazione e il controllo dello spazio. L'installazione della
base radar in Repubblica Ceca è solo il primo passo e ha già causato
un aumento delle tensioni internazionali e la ripresa della corsa agli
armamenti, ricreando un'atmosfera da "guerra fredda". Come sostiene
Noam Chomsky, "l'installazione da parte degli Stati Uniti di un
sistema di difesa missilistica in Europa orientale è praticamente una
dichiarazione di guerra, uno strumento per il dominio globale".
In un momento di crisi economica mondiale, dove persino il costo degli
alimenti cresce a dismisura e si privatizzano sia l'istruzione che la
sanità, è una follia spendere miliardi per la guerra e la produzione
di nuove armi!
Per questo motivo appoggiamo il movimento nonviolento nato in
Repubblica Ceca per dire no alla costruzione dello Scudo Spaziale e
vogliamo amplificare la voce di milioni di persone che oggi chiedono
pace e si impegnano nella costruzione di un mondo nonviolento.

Associazione Umanista Diversa-Mente
www.diversa-mente.org
info@diversamente.org
cell. 3487454757

Obama presidente

Questa è la posizione elaborata da diversi Partiti Umanisti europei sull'elezione del presidente USA Barack Obama

5 novembre 2008
Ieri sera abbiamo assistito ad un momento storico. 143 anni dopo l’abolizione della schiavitù sancita dal 13° emendamento della Costituzione americana, 53 anni dopo il rifiuto di Rosa Parks di Montgomery, Alabama, di spostarsi dai sedili dell’autobus riservati al bianchi e 45 anni dopo il famoso discorso di Martin Luther King “Io ho un sogno”, gli Stati Uniti hanno eletto un presidente afro-americano!

Questo è un simbolo potente in un mondo dove la gente viene discriminata per la razza, le convinzioni religiose, l’età, il colore della pelle, l’orientamento sessuale ecc.

E’ il simbolo del fatto che la coscienza umana può evolversi, che vecchie verità possono lasciare il posto a nuove verità e che ciò che un tempo veniva ritenuto impossibile si può realizzare.

Questa è l’importanza storica di ciò che è successo negli Stati Uniti.

Ci congratuliamo con il Presidente Obama e con l’ispirato movimento sociale fatto di gente di tutti i settori della società americana, soprattutto giovani, spesso ignorati e trascurati nel processo politico e di idealisti che chiedono un cambiamento nonviolento.

Questo cambiamento non è solo un nuovo inizio per gli Stati Uniti, ma dato l’importante ruolo degli USA negli affari mondiali, molti lo considerano un nuovo inizio per tutto il mondo.

Non siamo ingenui, però: oggi vediamo all’orizzonte il simbolo di un nuovo futuro, ma non è sicuro che questo futuro arrivi.

In questi tempi di crisi finanziaria ed ambientale, il mondo si aspetta che gli Stati Uniti lavorino in modo costruttivo con gli altri paesi per risolvere questa profonda crisi. Speriamo che ritornino ad usare il potere dell’ispirazione, la libertà di pensiero ed espressione, il potere degli ideali, un orientamento davvero democratico e la promozione degli usi civili della scienza, invece di opprimere il mondo con il potere militare. Come ha detto Barack Obama nel suo discorso della vittoria: “Stasera abbiamo dimostrato che la forza della nostra nazione non viene dalla potenza delle armi o dalla ricchezza, ma dal potere dei nostri ideali”.I popoli del mondo aspirano ad una nuova direzione. Le sfide globali a cui gli Stati Uniti e il Presidente Obama devono rispondere, insieme ai leader delle altre nazioni, sono:

  1. Il ritiro delle truppe d’invasione dai territori occupati
  2. La restituzione di questi territori ai loro abitanti
  3. Lo smantellamento degli arsenali nucleari
  4. La creazione di un nuovo sistema economico globale, basato sui valori umani e capace di eliminare l’usura e la speculazione

La protezione delle risorse del pianeta, in modo che la terra possa consentire la vita delle generazioni future

Facciamo i nostri auguri al Presidente Obama: questi potrebbero essere tempi pericolosi per lui. Sappiamo che nei corridoi del potere delle compagnie petrolifere, delle fabbriche d’armi e delle banche molti temono ciò che il futuro ha in serbo per loro. Questa piccola minoranza ha i mezzi per distruggerci tutti, nella sua avida ricerca di controllo delle risorse mondiali.

Continuiamo a lavorare perché la grande maggioranza della gente che nel mondo ama la pace e la nonviolenza possa compiere i prossimi passi, da un presidente nero alla Nazione Umana Universale.

Movimento NO Alle Basi in Repubblica Ceca in Radio Cooperativa 15 Novembre ore 16.30

Domani 15 novembre dalle ore 16:30 alle 18 circa Dana Feminova come
portavoce del Movimento No Alle Basi parlerà della situazione in
Repubblica Ceca.
Accanto a lei (virtualmente) Alfonso Navarra e un rappresentante del
No Dal Molin.

Potete ascoltare in streaming la radio su http://www.radiocooperativa.org/
in collaborazione con http://lpp.opencontent.it/blog/?cat=17

Lezione in piazza sul tema del nucleare

Sabato 15 Novembre alle ore 11,30 in piazza SS.Annunziata a Firenze si
terrà una lezione pubblica dal titolo:
"LE ARMI DELL'IMPERO ED I RISCHI DI UN OLOCAUSTO NUCLEARE"
tenuta dal prof Angelo Baracca dell'Università degli Studi di Firenze,
uno dei massimi esperti sul tema del nucleare.

Tutti gli studenti del movimento Onda sono invitati, così come
chiunque sia interessato al tema.
Sono invitati a partecipare i comandi dell'Esercito della caserma adiacente.

Maggiori info su http://faceforpeace.org/node/26

L'iniziativa è promossa da La fucina per la Nonviolenza, La Comunità
per lo Sviluppo Umano e diffusa tra gli studenti dai fronti umanisti
che lavorano in università e licei.

sabato 8 novembre 2008

1° simposio internazionale su: ETICA NELLA CONOSCENZA

7 novembre 2008

Dal 12 al 15 novembre si svolge
IL 1° SIMPOSIO INTERNAZIONALE SU: ETICA NELLA CONOSCENZA
IN ARGENTINA, A CURA DEL CENTRO MONDIALE DI STUDI UMANISTI.

Le conferenze principali saranno trasmesse in diretta
in tutto il mondo presso i Parchi del Messaggio di Silo.

Per l'Italia al Parco Attigliano.
http://www.parcoattigliano.eu/


Oltre 90 tra famosi scienziati ed intellettuali provenienti dai cinque continenti, studiosi delle Scienze Esatte, dell'Educazione, della Salute, della Spiritualità e delle Scienze Sociali, si riuniranno in Argentina per partecipare al 1° Simposio Internazionale "L'Etica nella Conoscenza", che si aprirà il 12 novembre con un tavolo accademico all'Università di Mendoza, alla presenza del Vice Rettore e di altre personalità della cultura mondiale.

Nei giorni successivi, dal 13 al 15 novembre, presso il Parco Punta de Vacas si svolgeranno le conferenze e le tavole rotonde sulle diverse tematiche, e i tavoli di interscambio in cui si potranno approfondire i dibattiti. Inoltre mostre d'arte, presentazioni di libri, cerimonie di diverse culture, concerti musicali e degustazioni gastronomiche multietniche, in uno spirito di mondializzazione e di condivisione delle conoscenze.

In questo Simposio si proporrà una dichiarazione di impegno etico che possa essere adottata da centri scientifici, culturali ed educativi di tutto il mondo, affinché ci si assuma la responsabilità di utilizzare la conoscenza esclusivamente per il benessere e lo sviluppo dell'essere umano, per il superamento del dolore e della sofferenza.

Al termine del Simposio Rafael de la Rubia, presidente di Mondo senza Guerre, presenterà ufficialmente la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che avrà inizio il 2 Ottobre 2009 a Wellington (Nuova Zelanda) e percorrerà i cinque continenti, passando in oltre 90 paesi, e che terminerà nello stesso Parco di Punta de Vacas il 2 Gennaio 2010.

Le conferenze principali del Simposio saranno videotrasmesse in diretta mondiale nei Parchi del Messaggio di Silo in Cile, Brasile, Spagna, India, California, e per l'Italia al Parco Attigliano.

Per contatti: Serenella Piccini 3389904368, serenella@upls.it

Per informazioni su:
1° Simposio Internazionale: http://www.simposio.cmehumanistas.org/
Centro Mondiale di Studi Umanisti: http://www.cmehumanistas.org/
Parco Attigliano: http://www.parcoattigliano.eu/


Per Info:

http://www.pressenza.org/

venerdì 7 novembre 2008

Intervista a Tomas Hirsch sull'elezione di Barack Obama

06-11-2008 Santiago del Cile
"E' un tremendo richiamo alla pace"


Dopo le elezioni più trascendentali degli ultimi anni, la speranza in un cambiamento nella politica globale è latente. Quasi tutti, compreso il nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama, auspicano la fine delle guerre e la riduzione del deterioramento mondiale. Per Tomas Hirsch queste elezioni sono "un segnale dato da milioni di nordamericani alla ricerca di un cambiamento" Il 4 novembre scorso è una data storica per gli statunitensi, e anche per la popolazione mondiale che osservava attentamente lo sviluppo di una delle elezioni più importanti degli ultimi decenni. Dal 10 febbraio 2007, quando aveva annunciato la sua precandidatura presidenziale, fino al giorno delle elezioni, nelle quali ha ottenuto più di 350 voti dei grandi elettori (e più di 60 milioni di voti individuali), si è generata un'aspettativa totale per quello che rappresentava questo candidato democratico e afro-americano di soli 47 anni. Ma al di là del personaggio, la sua elezione apre la speranza globale per cambiare le politiche distruttive che gli Stati Uniti portano avanti nel pianeta. "Credo che l'aspetto ancora più importante dello stesso Obama (poiché non si sa come governerà), è il segnale che hanno dato milioni di nordamericani alla ricerca di un cambiamento. Questo è ciò che più dà speranza e apre il futuro", afferma Tomas Hirsch. Obama ha un programma pieno di promesse che spingono a credere in questo cambiamento a partire dal suo mandato. Togliere le truppe dall'Iraq in 16 mesi e investire 150 miliardi di dollari all'anno per promuovere lo sviluppo di fonti di energia alternative e ridurre così la dipendenza dal petrolio, sono alcune delle proposte che sono bene accolte da tutti, ma si scontrano con il deficit di bilancio statunitense, che arriverà a 1 miliardo di dollari secondo alcuni analisti. "Non vedremo nessun cambiamento all'inizio, né cessazione di blocchi economici (Cuba), e non ritireranno rapidamente le truppe dall'Iraq. Ma come direzione mostra un cambiamento e una sensibilità nuova", aggiunge Hirsch, comprendendo quello che si trova ad affrontare Obama al suo arrivo alla Casa Bianca. Rispetto alla relazione con l'America Latina, Barack Obama è stato interpellato molte volte come candidato alla presidenza. In un'intervista alla CNN in spagnolo nel febbraio scorso, ha affermato di essere aperto verso i paesi della regione nella ricomposizione di alleanze (da pari a pari), che erano state abbandonate da Bush, più concentrato nella guerra con l'Iraq che nei negoziati. Rispetto a questo Hirsch dice che "Il nuovo presidente degli Stati Uniti dovrà, tra le altre cose, confrontarsi con la questione dei prigionieri a Guantanamo, con i problemi di frontiera con il Messico, e stabilire un dialogo con Hugo Chávez; in questo senso l'elezione di Obama si presenta come un'opzione che dà speranza", che secondo il Portavoce umanista, "sintonizza il popolo statunitense con i popoli latinoamericani nella ricerca di nuovi cammini dove possa prevalere la non violenza (...) Credo che sia un tremendo richiamo alla pace, una tremenda aspirazione di parte della popolazione, soprattutto dei giovani, e questo sta dando un segnale molto forte".
Eduardo Muñoz
Ufficio Stampa Partito Umanista - Cile
(traduzione di Valerio MH)

lunedì 3 novembre 2008

E' nata Francesca

Queste sono le prime immagini della mia seconda bimba appena nata... sono felice!!!! :-D