24 Novembre 2008
Gentile Signor Presidente eletto degli Stati Uniti d'America
In primo luogo, la preghiamo di accettare le nostre più sentite congratulazioni per la sua elezione, che rappresenta una fonte di ispirazione per la gente di tutto il mondo. Vogliamo anche congratularci con Lei per l’integrità e l'abilità con cui ha portato avanti la sua campagna.
La reazione di fronte al risultato elettorale sia a New York, dove la gente si è riversata nelle strade per festeggiare, che a Nairobi e in tutti i punti del pianeta, rispecchia il desiderio di superare le tragedie storiche e le speranze più profonde dei popoli di ogni nazione e colore, perché cambi la forma di governare degli Stati Uniti e la loro relazione col mondo.
Questi sono momenti di grandi cambiamenti, di grandi pericoli e di grandi opportunità. Come umanisti vogliamo sottolineare soprattutto il grave pericolo di guerra nucleare che minaccia il mondo, un pericolo maggiore perfino dei momenti più difficili della Guerra Fredda.
Per questi motivi le rivolgiamo un appello affinché usi il potere della sua nuova carica, il mandato che ha ricevuto dai cittadini del suo paese e l'appoggio della gente di tutto il mondo, per dare un segnale decisivo che modifichi la direzione della politica estera degli Stati Uniti.
A nostro parere le priorità per questo segnale sono: il ritiro delle truppe statunitensi da tutti i territori occupati, compresi l'Iraq e l'Afganistan e un’iniziativa chiara ed immediata per avanzare verso il disarmo nucleare globale in forma progressiva e proporzionale.
La esortiamo a mettere in pratica immediatamente queste proposte, per inviare un segnale chiaro al mondo e diminuire le tensioni internazionali.
Crediamo che il ventaglio di opportunità per queste misure sia molto ristretto: poche settimane, certo non mesi.
Se lei continuerà a mostrare il coraggio e la visione evidenziati nella sua campagna, tracciando un percorso chiaro per il ritiro delle truppe e il disarmo, siamo sicuri che la gente in ogni parte del mondo l’appoggerà con forza.
Se Lei invece vacillerà, si perderà un’opportunità, senza la possibilità di recuperarla.
Sappiamo che Lei non governerà da solo e che subirà grandi pressioni da parte di potenti interessi per continuare nella direzione di militarizzazione che già ha prodotto risultati disastrosi.
Crediamo anche che Lei abbia la forza e la capacità per forgiare una nuova direzione per l'umanità, in questo particolare momento storico di grandi cambiamenti per tutti noi che viviamo in questo piccolo pianeta.
Lei può cambiare la direzione degli eventi.
E' urgente e necessario salvare il pianeta dalla catastrofe nucleare; per questo può contare sull'appoggio degli umanisti di tutto il mondo.
Vogliamo anche informarla riguardo alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Promossa da “Mondo senza Guerre” e appoggiata da numerose organizzazioni e personalità impegnate a favore della pace mondiale, la marcia comincerà a Wellington, Nuova Zelanda, il 2 ottobre 2009, giornata Internazionale della Nonviolenza, attraverserà 90 paesi e 6 continenti nell'arco di tre mesi e si concluderà in Argentina il 2 gennaio 2010.
Sarà un’attività aperta ed includente, che promuoverà iniziative creative e molteplici (marce , concerti, manifestazioni, festival, coinvolgimento dei mass-media, conferenze, seminari, incontri con governi ecc.). con l'obiettivo di generare una coscienza a livello globale della necessità urgente del disarmo nucleare.
Presidente Obama, La invitiamo ad aderire alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e Le inviamo i nostri migliori saluti ed auguri
Chris Wells - Portavoce del Nuovo Umanesimo per il Nord-America
Tomas Hirsch - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'America Latina
Giorgio Schultze - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Europa
Sudhir Gandotra - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Asia e il Pacifico
Ivan Andrade - Portavoce del Nuovo Umanesimo per l'Africa