AL PARLAMENTO EUROPEO CON I SINDACI
E GLI ATTIVISTI CECHI CONTRO LO SCUDO SPAZIALE
Caro amico,
come sai il governo americano e quello ceco si sono accordati per installare in territorio ceco una base militare radar, come parte del sistema di difesa missilistica nazionale degli Stati Uniti. Nonostante venga chiamato "Scudo Spaziale", non si tratta di un'arma di difesa, ma di attacco e costituisce un grave pericolo per tutti: questo piano sta infatti causando tensioni tra gli Stati Uniti, la Russia e l'Unione Europea, portando ad una nuova corsa agli armamenti e instaurando un clima da nuova guerra fredda. Questo tema non riguarda solo la Repubblica Ceca e la Polonia (dove si vorrebbe installare una base per missili intercettori), ma coinvolge tutta l'Europa, perché influirà fortemente sulla sicurezza dell'intero continente: temiamo che, grazie a questo sistema avanzato, l'Europa diventi il principale campo di battaglia di un potenziale conflitto internazionale.
Non è un caso che politici europei, che normalmente appoggiano le politiche militariste, si siano dichiarati contrari allo Scudo Spaziale.
I due terzi dei cittadini cechi si oppongono a questo progetto, eppure in luglio il governo ha firmato un accordo con gli Stati Uniti, che tra breve dovrà essere ratificato dal Parlamento. Purtroppo il referendum non è previsto nella nostra Costituzione, ma nelle decine di consultazioni auto-gestite che abbiamo organizzato nei villaggi e nelle cittadine della zona dove si vorrebbe costruire la base radar in media più del 95% della popolazione si è espressa contro questo progetto. Abbiamo inoltre organizzato manifestazioni, conferenze internazionali e uno sciopero della fame che ha coinvolto attivisti (non solo cechi, ma di tutto il mondo) e personalità ceche del campo accademico, sportivo, artistico, sindacale e politico , uniti nella richiesta di sospendere questo pericoloso progetto.
Il 1° gennaio 2009 la Repubblica Ceca ha assunto per sei mesi la presidenza dell'Unione Europea; proprio per questo ci è sembrato importante portare la nostra protesta in seno al Parlamento Europeo, che finora non si è espresso su questa fondamentale questione e il 18 febbraio parteciperemo ad un incontro a Bruxelles con vari europarlamentari. In vista di questo appuntamento ti rivolgiamo un appello perché manifesti il tuo appoggio alla nostra protesta con una lettera di solidarietà che verrà portata a questo incontro e anche, se possibile, partecipando direttamente alla manifestazione che stiamo organizzando a Bruxelles, davanti al Parlamento Europeo, per quel giorno.
Speriamo che il nostro comune impegno possa contribuire alla costruzione di un mondo senza guerre e senza violenza e che la tendenza verso la corsa agli armamenti e all'aggressione militare venga sostituita da investimenti nei campi che contribuiscono ad un vero sviluppo umano.
Con i migliori saluti
Jan Neoral, portavoce della Lega dei Sindaci contro il radar
Jan Tamás, portavoce del movimento nonviolento contro le basi
Dana Feminová, portavoce ceca di Europe for Peace
Per inviare messaggi di solidarietà o partecipare all'iniziativa:
Anna Polo: annapolo1@gmail.com
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