rappresentanti genitori, insegnanti e direttrice didattica (nella scuola
materna di mio figlio).
Avevo fatto una richiesta scritta alla direttrice di poter aggiungere
all'ordine del giorno il tema Gelmini ma mi è stata rifiutata. Durante la
riunione comunque ho tirato fuori il tema con l'appoggio anche di un altro
rappresentante dei genitori (Matteo di Sinistra Critica). Ho chiesto che
venga fatta una chiara informazione all'interno della scuola, come prima
cosa.
Seconda la direttrice non esistono problemi perché nella riforma non sono
previsti tagli e lei avrà tutte le risorse necessarie per portare avanti
l'anno prossimo il suo programma...
La sera c'è stato l'incontro pubblico organizzato dal Comune e un gruppo di
genitori-insegnanti. C'erano almeno 300 persone.
All'ingresso abbiamo distribuito i nostri volantini.
Hanno parlato: il sindaco, l'assessore all'istruzione, un altro assessore
della provincia di Milano, un'insegnante e un direttore scolastico e un
rappresentante della CGIL (che ci ha fatto dormire).
Quando finalmente hanno lasciato parlare il pubblico sono riuscito a fare un
intervento. Penso sia stata una buona opportunità per dare una
posizione ampia e proporre iniziative concrete.
Le istituzioni, seppur sfavorevoli alla riforma, mi sembrano abbastanza
immobili e si muovono con i loro tempi e le loro forme inadeguate a quello
che sta succedendo.
Questo è il testo dell'intervento:
"Buona sera a tutti,
Sono Daniele Quattrocchi, un genitore e un'umanista.
Con un gruppo di genitori stiamo sviluppando dei laboratori sull'educazione nonviolenta.
Un compito arduo in questo mondo violento e ingiusto.
Sono papà di due bambini piccoli, uno frequenta la scuola materna Cino del Duca.
Sono molto preoccupato per il loro futuro e per la loro educazione.
Non si tratta solo di ciò di cui si parla maggiormente, dei tagli economici e della disoccupazione che aumenterà, comunque dei problemi gravi, ma soprattutto della direzione impressa da queste decisioni stupide e assurde.
Innanzitutto bisogna sottolineare l'arroganza e lo sprezzo con cui vengono imposte dal governo e la violenza con cui si cerca di mantenerle. La censura mediatica e l'intolleranza verso le proteste civili e democratiche della gente che finora ci sono state.
Questa sarà anche la caratteristica dell'istruzione che si vuole imporre per i prossimi anni: autoritaria, conformista e semplicistica.
Si vorrebbero formare individui fornendogli poche istruzioni essenziali, di base, per permettergli di leggere, scrivere e far di conto, cioè le competenze che si richiedevano a una persona istruita 50 anni fa.
Quello che basta per lavorare, è meglio che si pensi il meno possibile.
Non sono cose che mi sto inventando, sono affermazioni della ministro Gelmini.
Sappiamo benissimo che la scuola ha bisogno di cambiamenti ma non di peggiorare per favorire la scuola privata!
Dal testo del decreto Gelmini emerge chiaramente una visione dell'Essere Umano omologato, inteso come un contenitore vuoto da riempire e da disciplinare a cui non si da voce. Si creerà un ambito scolastico molto numeroso e poco attento dove si avanzerà per meritocrazia, scavalcando gli altri ed emarginando i diversi, stranieri, poveri o disabili che siano.
Ma questo non è niente di nuovo si tratta solo di adeguare la scuola pubblica al modello pragmatico, competitivo e privatizzatore del sistema in cui viviamo.
Desideriamo invece una comunità che educhi alla solidarietà, alla comunicazione, all'apertura, alla libertà.
Dei principi espressi nella Costituzione, la stessa che questi incoerenti vogliono far insegnare alle nuove generazioni.
Guardo attraverso gli occhi dei miei figli e vedo esseri meravigliosi che vogliono comprendere il mondo e avere gli strumenti per superarne i limiti e provare a toccare il cielo.
Proponiamo come primi passi di aderire alla manifestazione nazionale del 30 ottobre e di promuovere un comitato cittadino per la difesa della scuola pubblica che organizzi iniziative nonviolente e si coordini con le realtà delle altre città."
Daniele Quattrocchi
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